Parker, il sax più virtuoso del free jazz

Il trio del sassofonista Evan Parker, con Alex von Schlippenbach al pianoforte e Paul Lovens alle percussioni festeggia 35 anni di jazz sperimentale con un concerto all’Aula Magna della Sapienza (questa sera ore 20.30). I tre musicisti hanno iniziato a collaborare nel ’71, cercando una sperimentazione sonora inedita e stimolando la vivacità musicale europea degli anni ’60 e ’70. Influenzato dall’ascolto di Coltrane, Parker passò allo studio del sax soprano. Il padre del sassofonista inglese era pilota d’aereo per la compagnia di bandiera britannica: questo permise al giovane Evan di volare spesso a New York per ammirare dal vivo il suo idolo Coltrane e gli altri grandi, tra cui Eric Dolphy. È impossibile elencare in poche righe le innumerevoli collaborazioni del sassofonista britannico. Sia in gruppo, sia da solista, Parker non ha mai smesso di cercare nuove vie per interagire con gli altri musicisti. In quasi quarant’anni di musica, ha sempre indicato nuove strade, sperimentando e cooperando con tutti gli artisti che lo hanno accompagnato nel corso della carriera.

Una vivacità intellettuale sostenuta da grande padronanza tecnica dello strumento e del proprio corpo: Parker è infatti tra i virtuosi in grado di utilizzare la respirazione circolare, che permette al musicista di soffiare nello strumento inspirando contemporaneamente dal naso, producendo così un flusso ininterrotto di note dall’effetto ipnotico. Informazioni: 06.3610051

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