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"Obbligo di cravatta? Speriamo". Ecco la versione di Caiata

Alla Camera passa una versione soft dell'ordine del giorno del meloniano Salvatore Caiata, teso a rendere nuovamente obbligatoria la cravatta e a vietare l'uso delle scarpe da tennis

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Giacca e cravatta diventano obbligatori a Montecitorio? "Non ancora, ma lo spero", dice a ilGiornale.it Salvatore Caiata, deputato di Fratelli d'Italia che ha presentato un ordine del giorno affinché venga normato il dress-code dei deputati, dei collaboratori e dei visitatori della Camera.

"Il mio ordine del giorno era più rigido e prevedeva un richiamo a normare il dress-code per garantire un decoro alla sede istituzionale del Parlamento", spiega Caiata che, nella prima versione, vietava esplicitamente "l'utilizzo di scarpe da ginnastica ogni qualvolta acceda nelle sedi della Camera" e prevede "l'obbligo per i deputati, collaboratori, dipendenti e visitatori di sesso maschile di indossare sempre la cravatta". L'ordine del giorno è stato, poi, riformulato dal collegio dei questori che hanno tolto degli obblighi precisi hanno chiesto all’ufficio di presidenza di emanare una serie di norme perché, "ad oggi, vige solo una consuetudine, ma non esiste nessuna norma scritta", sottolinea Caiata. "Anche l’uso della giacca è una consuetudine", aggiunge il deputato meloniano che ritiene assurdo che l’obbligo esista solo per chi assiste i lavori dalle tribune dell’Aula "mentre i deputati che sono lì a esercitare il proprio ruolo non hanno alcun obbligo".

Ora, dopo l'ok della Camera arrivato con 181 voti favorevoli e 100 contrari, la decisione spetta al collegio dei questori. Caiata respinge le critiche e tira dritto: "L’obbligo della cravatta c’è in tutti i parlamenti europei, c’è al Senato e non si capisce perché non ci debba essere alla Camera che è uno spazio istituzionale altrettanto importante". Ma non è sicuro che torni. Il nuovo testo, infatti, impegna la Camera "a valutare l'opportunità di introdurre specifiche disposizioni volte a prevedere che l'abbigliamento dei deputati, dei dipendenti e di tutti gli altri frequentatori delle sedi della Camera sia consono alle esigenze di rispetto della dignità e del decoro dell'istituzione". Per il meloniano Caiata, però, il punto della questione non è indossare la cravatta o la giacca, ma che vi sia un regolamento scritto e, a tal proposito, oggi era il giorno più idoneo per affrontare questo tema perché oggi l’argomento di discussione era il regolamento della Camera. "Ne abbiamo parlato nella giusta sede e nel momento più corretto.

C’erano decine di ordini del giorno attinenti al funzionamento della Camera e il mio era uno di questi", sentenzia Caiata.

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