
Con il ritorno in campo di Nichi Vendola (nella foto), un altro deja vù ideologico è servito. L’ex presidente di Sel sarà il capolista di Alleanza Verdi-Sinistra alle elezioni regionali pugliesi. Il diretto interessato nicchia ma negli ambienti vicini al partito di Angelo Bonelli e Nicola Fratoianni la scelta viene data per fatta. Del resto, da quando Elly Schlein ha preso le redini del Pd (e di quello che viene chiamato «campo largo»), il baricentro di quella coalizione è tornato su posizioni radicali. E Vendola è un massimo esponente della sinistra tutta diritti e rivendicazioni sociali.
L’ex presidente della Regione Puglia ha parlato della sua rinnovata «primavera pugliese» a Un Giorno da Pecora, su Rai Radio 1. Vendola ha spiegato come sia la «pressione popolare» a spingerlo di nuovo nell’agone. Insomma, è il popolo a reclamarlo. «Mi fermano per strada ma a tutti ho detto di darmi il tempo di riflettere». Lo scoglio, per così dire, è Tobia, il figlio di Vendola e del suo marito canadese Edward Testa. «Devo fargli un ultimo discorso», ha rivelato l’ex leader della Sinistra arcobaleno, parlando sempre di Tobia. «Figlio di due papà», il bimbo è nato in California grazie alla cosiddetta maternità surrogata (che in Italia è vietata) nel 2016. Un anno dopo, un tribunale italiano ha riconosciuto al politico pugliese la possibilità di adozione. La storia, ai tempi, ha commosso molti ma ha anche suscitato forti critiche arrivate da destra.
L’ex esponente di Rifondazione potrà contare su un partito ormai stabile attorno al 5-6% dei consensi sul piano nazionale. L’elezione, per un capolista, non è in discussione. Ma non è soltanto Avs a corteggiare Nichi, chiamato così dai suoi genitori per lo destalinizzatore Nikita Krusciov. Sempre a Un Giorno da Pecora, Vendola ha rivelato come anche le donne lo stiano «corteggiando». Nello specifico, «quelle non giovanissime», «non adolescenti», ha aggiunto.
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