Parliamo un po’ di sport, come al bar

Parliamo un po’ di sport, come al bar

(...) Secondo: a volte, ho criticato troppo duramente Beppe Marotta, che non è infallibile, certo. Ma che - con l’operazione Cassano - si fa perdonare ogni opera e omissione passata, presente e futura. Terzo: ho pensato che, nel calcio, Duccio Garrone non potesse fare il (moltissimo) che ha fatto per Genova in altri settori, non essendone innamorato. E invece, probabilmente, Cassano lo sta facendo innamorare. E allora, tanto di cappello a Duccio. Il cappello che sta sfoggiando ultimamente allo stadio, ovvio.
Detto questo, dopo l’autoflagellazione, sono felice di aver azzeccato tutto o quasi il resto. Competenza calcistica o fortuna poco importa.
Sono felice perchè le previsioni azzeccate (di cui, per fortuna, c’è ampia documentazione sia cartacea sul Giornale che televisiva su Primocanale), sono tutte positive per le due squadre genovesi, di cui sono simpatizzante bipartisan.
Sono felice perchè, dopo il brutto derby dell’andata, ero ottimista passando davanti a colleghi dalle facce torve che rimpiangevano «il gioco di Novellino». Basterebbero quelle facce per simpatizzare a vita per Gasperini e Mazzarri.
Sono felice perchè Gasperini sta facendo un grandissimo campionato, alla faccia di quegli stessi di prima, che lo giudicavano «inadatto alla serie A».
Sono felice perchè Marco Borriello sta facendo mirabilie, alla faccia dei soliti, che - come il loro vate in panchina - gli preferivano «campioni» del calibro di Bonazzoli o di Colombo. Sì, quello che fa panchina nel Pisa, quello che secondo loro avrebbe cambiato le sorti del Doria.
Sono felice perchè, quando scrivevano che Cassano era una scommessa, noi scrivevamo che l’unica scommessa sarebbe stata quella di essere tecnicamente superiore a Suarez, Chiorri e Mancini messi insieme. Scommessa vinta.
Sono felice perchè sono stati messi a tacere i fans di Novellino che dicevano che Mazzarri non sarebbe mai venuto a Genova «perchè si è offerto ai blucerchiati e non fa parte dello stile della società accettare chi si offre». Poi, spiegavano che senza il Walter giusto, quello che sta al Torino, «la B sarebbe stata un rischio concreto» e che «un tecnico come Mazzarri che difende a tre è assolutamente inadatto a una serie A come quella di quest’anno».
Sono felice perchè, più o meno, anche al Genoa è successa la stessa storia. E quelli a cui non piace Gasperini sono quelli che andavano in brodo di giuggiole per Vavassori. Sì, quello esonerato l’altro giorno dal Cesena ultimo in classifica in serie B.
Sono felice, al di là di come è andata ieri e di come è andata domenica, perchè finalmente i tifosi di Genoa e Doria vedono giocare davvero bene al calcio.

E sono felice perchè esistono archivi di giornali e registrazioni di televisioni. Che testimoniano tutto quello che abbiamo raccontato.
Altrimenti non ce ne sarebbe traccia. Perchè quelli di prima sono diventati gli aedi di Mazzarri e Gasperini. Basta saperlo.

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