Quest'oggi a scandire il cambio della guardia a Buckingham Palace è stato il "Nessun Dorma". Così Londra ha reso omaggio a Luciano Pavarotti. Le centinaia di persone che assistevano all’evento, uno dei più turistici nella capitale britannica, hanno accolto con un lungo applauso l’interpretazione del pezzo che contribuì tanto alla popolarità del tenore modenese. L'eco della scomparsa di Pavarotti ha fatto il giro del mondo in pochissimo tempo. Infiniti, da ogni latitudine, i ricordi affettuosi e le parole di stima e gratitudine per il maestro.
Barroso: "Ha portato la bandiera della musica europea" "È un giorno di tristezza per la cultura operistica europea": comincia così il messaggio inviato dal presidente della Commissione Ue Josè Manuel Durao Barroso, sulla scomparsa di Luciano Pavarotti. Barroso rileva che Pavarotti "è stato uno dei tenori più famosi e più amati, non solo per la sua eccezionale bravura, ma anche per la simpatia e il suo impegno nel sociale". A nome dell’esecutivo europeo, Barroso afferma che Pavarotti "ha portato alta ovunque nel mondo la bandiera della musica europea e ha contribuito a diffondere l’opera lirica". "La sua scomparsa - conclude Barroso - priva il mondo della cultura di uno dei suoi protagonisti più amati e rispettati".
Carreras: "Fine cuoco ed eccellente giocatore di poker" "I migliori ricordi sono quelli dell’intimità - dice l'amico e collega Josè Carreras -. Aveva una personalità molto divertente", ha detto Carreras - che con Placido Domingo è stato uno dei 'tre tenori', il più celebre trio nella storia della lirica - intervistato dal giornale svedese Expressen a Karlstad, ove ha tenuto un concerto. "Dobbiamo ricordarci di lui come di un grande artista, un uomo dal carisma straordinario... Era inoltre bravissimo in campo gastronomico che lui amava tanto... Era un buon amico per i suoi amici e un grande giocatore di poker", ha concluso Carreras.
Ban Ki-moon: "Era un vero amico dell'Onu" Il segretario generale delle Nazioni Unite Ban Ki-moon ha ricordato oggi il tenore scomparso come "un vero amico dell’Onu". In un comunicato il segretario generale si dice "profondamente rattristato per l’annuncio della morte del tenore, che è stato uno dei messaggeri di pace delle Nazioni Unite". E prosegue: "Pavarotti ha portato un contributo importante, non solamente alla musica e alle arti, ma anche alle gente bisognosa di tutto il mondo grazie alla sua attività in favore dei bambini, in particolare quelli che vivono in zone di guerra, in particolare in Afghanistan e Liberia". "Attraverso l’organizzazione di concerti e la promozione di cause umanitarie, riusciva a raccogliere fondi, ed a ottenere milioni di dollari per gli aiuti", ha ricordato infine Ban Ki moon.
Napolitano: "La sua impronta nella storia" "Ho appreso con profonda tristezza la notizia della scomparsa di Pavarotti. Proprio ieri gli avevo scritto esprimendogli il mio più convinto compiacimento per il conferimento del nuovo premio per l’eccellenza della cultura italiana". Con queste parole il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano formula le proprie condoglianze a Nicoletta Mantovani Pavarotti. "Unanime è stato d’altronde, in Italia e nel mondo, l’apprezzamento per l’eccezionale figura d’artista che ha dato per decenni la sua impronta alla storia internazionale della lirica. Luciano Pavarotti ha saputo farsi ambasciatore fra i più amati della tradizione musicale del nostro Paese, trasmettendo alle più vaste e popolari platee non solo la voce ineguagliata del nostro patrimonio musicale ma l’immagine del nostro temperamento e calore umano".
Zubin Mehta: "La sua voce incanta l'universo" "Da oggi comincia una nuova vita per l’anima e per la meravigliosa voce di Luciano. Una vita che conduce all’eternità: anche in questo momento la sua voce sta incantando tutto l’universo, ovunque lui ora si trovi, ne sono sicuro". Così Zubin Mehta, direttore principale del Maggio Musicale Fiorentino, commenta in una nota la scomparsa "dell’amico Pavarotti", che il maestro indiano, legato al tenore da lunga amicizia, era andato a trovare poco tempo fa nella sua casa di Modena.
Prodi: "Ha portato nel mondo l'immagine del nostro Paese" Il presidente del Consiglio Romano Prodi ha inviato un telegramma alla famiglia del maestro. "Scompare una grandissima voce della musica e dell’Italia", scrive il capo del governo. Uno dei grandi meriti del tenore emiliano è stato, secondo il premier, quello di "aver portato nel mondo l’immagine artistica più autentica del nostro paese suscitando emozioni e divulgando passione e cultura". Prodi ha poi concluso tributando a Pavarotti "l’ultimo, riconoscente, applauso".
Berlusconi: "La voce dell'Italia nel mondo" "Con Luciano Pavarotti scompare una delle più alte presenze dell’Italia nel mondo". Lo afferma il leader di Forza italia Silvio Berlusconi, secondo il quale Pavarotti è stato "un ambasciatore della nostra musica, della nostra cultura e delle nostre tradizioni, riportando la lirica ai fasti di un tempo in tutti i maggiori teatri d’Europa e d’America. La sua voce resterà la colonna sonora di un’epoca, un’emozione irripetibile, la più calda voce dell’Italia nel mondo".
Bush: "Grande attivista per le cause umanitarie" Il presidente George W. Bush si è unito oggi al "dolore del mondo" per la scomparsa di Luciano Pavarotti, definendo il tenore "un grande attivista per le cause umanitarie". "Luciano Pavarotti era uno dei più dotati e acclamati cantanti d’opera di tutti i tempi - afferma la dichiarazione di Bush - Cantando con suo padre in una piccola chiesa di Modena o davanti a stadi colmi di pubblico in America e nel resto del mondo, Pavarotti ha offerto al pubblico interpretazioni carismatiche di eccezionale livello".
Sarkozy: "Era il tenore più famoso del mondo" Così il presidente francese Nicolas Sarkozy porge il suo tributo, l’ultimo omaggio a nome della Francia al maestro. "Le sue qualità artistiche, unite al calore e al carisma hanno sedotto il mondo intero. La migliore incarnazione del grande tenore popolare, dopo Enrico Caruso".
Gordon Brown: "Terribile perdita" Anche il premier britannico Gordon Brown esprime cordoglio per la morte del tenore. Conversando con i giornalisti, Brown ha definito la scomparsa di Pavarotti una "terribile perdita", e ha confessato di aver sempre "amato ascoltare la musica di questo grande uomo". "Sono certo", ha continuato Brown, "che milioni di persone continueranno ad ascoltare le sue incisioni per decenni".
Bono: "Luciano era l'opera" "Alcuni possono cantare un’opera, Luciano Pavarotti era l’opera". Così Bono Vox, leader degli U2, ricorda il grande tenore. "Era un grande e generoso amico che io e la mia band eravamo soliti chiamare 'The Pavlova' (dolce neozelandese, ndr). La sua vita e il suo talento erano grandi, ma mai quanto il suo desiderio di rendere felici gli altri", prosegue Bono dal sito ufficiale del gruppo.
"Attraverso le sue canzoni riusciva a far convivere surreale e reale, gioia e tristezza, i suoi brani traboccavano di amore per la vita. Quell’amore - chiude Bono che l’aveva sentito telefonicamente la scorsa settimana - che comunicava ancora, nonostante la sua voce fosse diventata un sussurro".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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