Parte anche l’Eurobasket Coppa stregata per l’Italia

Il grande e temuto mare dell’Eurolega non diventa da troppo tempo, come diceva Galileo, soltanto un po’ d’acqua, per le squadre di basket italiane, e la corsa che si inizia oggi a Zagabria con in campo i campioni di Siena, i migliori, fa sperare che alla fine, nelle finali di maggio a Parigi, ci sia qualcosa anche per l’Italia che nella corsa presenta, oltre al Montepaschi, anche Milano e Roma dopo la caduta salutare di Treviso nei preliminari con Orleans.
Non ci sono feste italiane dal 2001, quando la Virtus Bologna di Ettore Messina vinse la 13ª ed ultima coppa (dei Campioni, o dei migliori se volete) in una storia di successi che per le nostre squadre era iniziata nel 1966 con il Simmenthal di Rubini e del senatore Bradley. Messina c’è ancora, ma guida il Real Madrid, dopo aver vinto due trofei con il Cska, 2 come con la Virtus Bologna, e sarà sulla strada dell’Armani già nella prima fase come il campione europeo Sergio Scariolo che guida i russi del Khimki.
Un’Olimpia che non sembra ancora pronta per tornare a vincere e, per adesso, si accontenterebbe di passare alla seconda fase, magari cominciando bene domani sera al Forum quando affronterà i campioni in carica del Panathinaikos Atene, la squadra dello scorpione Obradovic, l’allenatore più titolato d’Europa, i greci che per l’esordio non avranno il pivot americano Batiste e il poliedrico Tsartzaris, che si è fratturato una mano. Anche l'Armani ha i suoi guai perché l’oriundo Viggiano, senza aver avuto ancora modo di far vedere cosa vale, dovrà essere operato alla mano sinistra e il centro Beard è in convalescenza, ma la speranza è che con l’Eurolega la nuova creatura, pensata insieme dall’allenatore Bucci e dal presidente Proli, possa diventare bella e con una sua anima, cosa che, per adesso, non si è ancora vista. Ma la gente di Milano, quella che ha memoria, sa avere pazienza, perché mai più le capiterà di ritrovare sulla sua strada uno come Giorgio Armani che sa vestirle le sue creature.
Domani esordirà in casa anche Roma, un’altra che nella storia europea vanta un trofeo, affrontando i baschi del Vitoria di Dusko Ivanovic, un brutto cliente, un avversario che potrà dire più verità sulla reale consistenza della squadra che Nando Gentile ha costruito puntando molto sul gruppo italiano, che dopo gli spagnoli dovrà affrontare il Maccabi, vincitore della partita di apertura contro Lubiana, e il Cska.
Per arrivare a Bercy bisogna superare la prima onda, quella che il 14 gennaio lascerà a terra 8 squadre dopo 10 partite, poi cavalcare la seconda che ne escluderà altre otto, sperando negli accoppiamenti giusti per arrivare alla finale a 4 del 7-9 maggio. Sulla carta soltanto Siena può farcela. Ha i mezzi, ha l'esperienza, ha quasi tutto, diciamo quasi perché è il campo che spiega meglio certe cose in una mischia dove delle 24 in pista soltanto un paio hanno un budget inferiore ai 10 milioni di euro. Noi, tutto il sistema con la bocca amara dopo i flop della Nazionale, rivorremmo quel mare. Da oggi a Zagabria, con le partite di domani sera a Milano e Roma sapremo la verità.

Il programma della prima giornata - Oggi: ore 18.

30 Zagabria-Siena (girone A dove giocano anche Villeurbanne, Barcellona, Kaunas e Fenerbahce). Domani: ore 20.30 Milano-Panathinaikos Atene (gir. D con Real Madrid, Oldenburg, Khimski, Prokom); Roma-Vitoria (gir. C con Lubiana, Cska Mosca, Maccabi Tel Aviv, Maroussi)
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