Il Comune dichiara guerra agli incendi. Con mezzi, uomini, e tecnologia. Una vera e propria task force coordinata dalla protezione civile di Roma. Centosettanta volontari (di 61 associazioni) e 100 giardinieri che vigileranno il territorio di Roma a «caccia» di incendi e focolai. Il nuovo piano antincendio comunale per lestate 2010 è stato presentato ieri nella sala operativa della protezione civile comunale dal direttore Tommaso Profeta e dallassessore capitolino allAmbiente, Fabio De Lillo. Un piano che, sottolinea lassessore «vuole migliorare i già buoni risultati raggiunti negli ultimi anni: lo scorso anno sono stati bruciati solo 0,3 ettari di Castelfusano con 16 focolai, a fronte dei 24,2 ettari andati in fumo nel 2004». Le zone a rischio (Litorale Romano, le grandi direttrici dalla Salaria alla Nomentana, dalla Togliatti allAppia, larea di Malagrotta e le principali ville storiche) saranno presidiate da tutte le forze dellordine: carabinieri a cavallo, polizia provinciale e municipale, corpo forestale. Tutti saranno coordinati dalla sala operativa della protezione civile di Porta Metronia.
Sei autobotti, due moduli antincendio leggeri e un elicottero saranno pronti a intervenire nella zona di Castel Fusano mentre nelle ville e nelle zone a rischio agiranno con pick-up veloci e leggeri. Non solo mezzi e uomini: per Castel Fusano, la zona considerata più a rischio, è previsto lallestimento di una sorta di Grande Fratello. È stata installata una nuova telecamera che si va ad aggiungere alle altre due già in funzione e, come afferma Profeta, «permetterà di coprire visivamente tutta larea e di intervenire su un focolaio in 3 minuti». Lintera zona sarà poi controllata da 1000 sensori che rilevano il fumo. «A questo si aggiunge - ha spiegato De Lillo - una manutenzione costante del verde con il taglio continuo dellerba».
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