È grande amore ormai tra Alemanno e la Grande Mela. «Da adesso in poi verrò più spesso a New York», ha detto il sindaco con la faccia soddisfatta di chi ha portato a compimento la missione. Ieri, dopo Rudolph Giuliani, lo sceriffo dal pugno di ferro, è stato il turno di Michael Bloomberg: lincontro tra Alemanno e il suo omologo newyorkese è avvenuto nella sede della City Hall, lequivalente del nostro Campidoglio. E ancora una volta si è affrontato il tema della sicurezza. A Bloomberg, il cui mandato è prossimo alla scadenza, il nostro primo cittadino ha chiesto dinviare nella capitale un team di esperti per studiare la situazione: «Potrebbero darci alcune indicazioni utili sulla polizia locale, sul volontariato e sul coinvolgimento dei cittadini nel controllo del territorio - ha spiegato prima dimbarcarsi sul volo di ritorno - anche se, naturalmente, le due città sono molto diverse, soprattutto dal punto di vista dellorganizzazione delle forze dellordine. Qui, infatti, non cè la molteplicità di forze di polizia che esiste da noi». Nel frattempo il comandante della Municipale a Roma, Angelo Giuliani, si è confrontato con un alto dirigente del Nypd.
Sul fronte del turismo, altro motivo alla base del viaggio oltreoceano, è stato poi stabilito un primo contatto con lassessore alle Relazioni internazionali di New York, Marjorie Tiven, sorella giusto appunto di Bloomberg, con la quale si è discusso di uneventuale collaborazione tra i musei delle due città. Al riguardo, già si parla di una mostra di tre mesi nella Grande Mela. E di una partnership che porti a una riduzione dei biglietti dei musei sia per i newyorkesi che per i romani. In sostanza, lintento sarebbe quello di rafforzare i legami tra le due città, innalzando una sorte di ponte immaginario che le unisca. Da qui lipotesi di una joint venture anche nel settore della lirica, che veda coinvolti il teatro dellOpera e il Metropolitan. Nonché il desiderio dincentivare gli scambi fra studenti. «Dobbiamo fare in modo che il rapporto tra le due metropoli diventi man mano sempre più solido, affinché limmagine di Roma allestero riguadagni splendore».
Infine, durante lincontro con Bloomberg, è emerso il terzo e ultimo obbiettivo della missione in America, ovvero quello di tessere una relazione privilegiata con la comunità ebraica del luogo.
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.