Partorisce la terza bimba: donna afghana strangolata

Suocera e marito hanno strangolato la ragazza 22enne. L'omicidio è avvenuto sabato in un villaggio nel Nord del Paese. Dati Onu: un terzo delle donne afghane subisce violenze

Partorisce la terza bimba: donna afghana strangolata

Al terzo figlio l'atteso maschio non è arrivato e così Storay, una donna afghana di ventidue, è stata strangolata. A ucciderla il marito, aiutato dalla suocera. La "colpa" della poveretta è quella di non aver esaudito la richiesta del consorte. L'omicidio, frutto di un mix di ignoranza e cieca brutalità, si è consumato in un villaggio di Mahfalay, nel distretto di Khanabad. Gli assassini evidentemente ignoravano che a determinare il sesso del nascituro è l'uomo. "Storay, madre di tre bambine, è stata strangolata dal marito e dalla suocera in un villaggio del distretto di Khanabad", ha riferito all’agenzia d’informazione Dpa il portavoce della polizia, Sayed Sarwar Hussaini. Secondo la ricostruzione del delitto, la suocera, Wali Hazrata (nella foto), avrebbe legato i piedi della vittima, mentre il marito la strangolava. "Viveva in un inferno, non in una casa", ha commentato un poliziotto, facendo riferimento alla lunga serie di soprusi subiti dalla ragazza.

Il marito è fuggito

Sher Mohammed, marito e assassino della donna, si è dato alla fuga evitando l'arresto. Grazie alla rete di protezione fornitagli dai compagni della milizia locale di cui fa parte, è riuscito a darsi alla macchia. La bambina, che ora ha due mesi, fortunatamente è rimasta illesa.

Non erano solo i talebani...

"Il marito le aveva detto che se avesse partorito un’altra bambina l’avrebbe uccisa - ha aggiunto Hussaini -. Abbiamo arrestato la suocera di Storay e stiamo cercando anche il marito che è fuggito". L'incredibile fine di Storay è solo l’ultimo di una serie di violenze contro le donne afghane, specie nelle zone rurali del Paese. Questo conferma che non erano solo i "talebani" a compiere certe nefandezze. I fondamentalisti islamici non comandano più, a Kabul, eppure certi episodi continuano a verificarsi, anche se vengono puniti dalla legge. Un mese fa una ragazza era stata trovata dalla polizia dopo che i suoi parenti acquisiti l’avevano torturata e rinchiusa in un bagno, per sei mesi, perché si era rifiutata di prostituirsi.

L'Onu sulla violenza alle donne

La nascita dei maschi è motivo di festa in Afghanistan. Lo stesso non si può dire per le femmine. Non è raro che alcune donne subiscano violenza se non partoriscono maschi. E' solo uno degli orribili crimini di cui sono vittime le donne a Kabul e dintorni.

Un rapporto delle Nazioni Unite del 2010 ha evidenziato che circa un terzo delle donne afghane sono soggette a violenze di tipo fisico o psicologico, mentre il 25% è vittima di abusi sessuali. Dati veramente impressionanti.

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