«Patto tra Fondazioni? Non è detto»

da Milano

Le Fondazioni azioniste di Intesa Sanpaolo non hanno ancora deciso la costituzione di un patto di consultazione dopo la fusione tra le due banche. «Ci sono colloqui per un patto di consultazione che non è detto ci sarà», ha detto Giuseppe Guzzetti, presidente della Fondazione Cariplo e dell’Acri, al termine di una audizione al Senato per l’indagine conoscitiva sull’evoluzione sul sistema creditizio nazionale promossa dalla commissione Finanze guidata da Giorgio Benvenuto. Guzzetti ha quindi ricordato che non ci sarà un patto di sindacato e, quindi, non sono previsti vincoli per gli azionisti nel voto in assemblea: «Diversa - ha aggiunto - è la situazione per quanto riguarda il patto di prelazione, che può dare stabilità e su cui crediamo si possa trovare una soluzione». In ogni caso, Guzzetti è convinto che la riorganizzazione del sistema bancario italiano con la nascita di due megagruppi non crea «un rischio di duopolio» che possa penalizzare l’accesso al credito. E ha spiegato al Senato come dal punto di vista dell’Acri «questo rischio non ci sia», anzi, le operazioni in via di realizzazione «sono in grado di dare una risposta positiva alla domanda di credito nel Paese».

Guzzetti ha aggiunto che le Fondazioni di origine bancaria non hanno mai operato ingerenze nelle scelte gestionali delle banche conferitarie, ma anzi «hanno supportato il management nella realizzazione di disegni strategici ad alta rilevanza industriale, miranti a rafforzare le performance operative degli istituti e a creare valore per gli azionisti». Infine, gli enti di origine bancaria hanno «contribuito a mantenere forti e indipendenti gli istituti bancari territoriali», ha concluso Guzzetti.

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