Un patto tra le metropoli per abbattere le polveri

A Milano il primo incontro tra i responsabili delle commissioni ambiente. Terzi: «Un aiuto arriverà dalle tecnologie»

Giannino della Frattina

Un patto tra le città per decidere una comune strategia di lotta all’inquinamento atmosferico. A proporlo Giovanni Terzi, presidente targato Forza Italia della commissione Ambiente di Palazzo Marino. Il primo passo venerdì 11 novembre, quando a Milano arriveranno i colleghi presidenti. Grandi Comuni come Roma, Torino, Treviso sono stati i primi a dare l’adesione. «Credo - spiega Terzi, architetto, dal 2001 membro della Commissione Tecnico Scientifica del ministero all’Ambiente - sia opportuno prendere in esame i diversi progetti con cui le amministrazioni affrontano il problema. Dal contributo di tutti possono nascere nuove idee. E, infatti, il secondo appuntamento sarà a Roma, prima che i Comuni approvino i bilanci preventivi per l’anno prossimo. Lì faremo le nostre richieste. L’inquinamento e il PM10 si battono sul territorio, con diversi interventi». E, per questo, Terzi ha lanciato l’«ultimo venerdì del mese». Un appuntamento fisso della commissione per discutere di «innovazione tecnologica a favore dell’ambiente». «Se è usata bene - spiega - la tecnologia è amica dell’ecologia». Esempi? «La vernice mangia-smog, di cui i consiglieri hanno discusso nella prima seduta. Un ritrovato che nel tunnel di via Porpora dove è stato sperimentato, ha garantito una diminuzione di ossido di azoto pari al 27,7 per cento». Di qui la richiesta di utilizzare la eco-vernice nella pavimentazione delle strade. E poi «c’è la vita da migliorare risparmiando energia e recuperando rifiuti».

La prossima seduta sarà dedicata alla casa di classe A, un’abitazione ad alto risparmio energetico. «Il mio motto? Poca ideologia e molto pragmatismo. Abbiamo fatto approvare una mozione per aumentare le rastrelliere per biciclette. Ora vogliamo che passi quella per incentivare il verde pensile sui tetti di Milano».

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