
"Sulla rimozione delle vie lapidee del centro città si apra una discussione politica in aula consigliare e si affronti il problema". Il Consigliere comunale di Milano di Fratelli d'Italia Enrico Marcora punta il dito sul progetto, in parte già partito, di Palazzo Marino di sostituire il pavè con l'asfalto nelle principali vie del centro. "Le vie lapidee del centro città sono un valore culturale e storico di Milano, un po' come i Navigli- continua Marcora- Queste vie lapidee devono essere tenute sotto stretta e scrupolosa manutenzione, per non essere un problema per bici, moto e auto. Purtroppo negli ultimi anni la trascuratezza del Comune che non ha effettuato le adeguate manutenzioni le ha rese pericolose". Il progetto di sostituzione a cui Palazzo marino sta lavorando in accordo con la Sovrintendenza, ha già visto la sostituzione del pavè con l'asfalto in via Meravigli ma seguiranno altre strade. Le ipotesi parlano di via Torino, il Carrobbio e via Cesare Correnti, ma anche via Bramante (zona Paolo Sarpi), corso di Porta Romana (da Crocetta a Medaglie d'Oro) e corso Lodi. "Quando in una strada ci sono il pavé e i binari del tram andare in bici, moto o monopattino è pericolosissimo e che, piaccia o meno, nelle grandi città ci son anche le due ruote" aveva detto il sindaco Giuseppe Sala non più tradi di un mese fa. "Ma la rimozione non è la soluzione- incalza Marcora- va contro la storicità del centro, problema comunque presente in molte città italiane. La rimozione delle strade lapidee è come voler chiudere i navigli una seconda volta! La soluzione è una scrupolosa manutenzione e una asfaltatura con "rosso Milano" per le vie centrali già deturpate con l'asfaltatura con il " nero autostradale". Si apra un dibattito politico e si trovi una soluzione condivisa salvando il valore storico del Centro"Il tema del pavé è piuttosto sentito (e divisivo) in città.
Se n'è discusso a più riprese. Chi vorrebbe eliminarlo perché pericoloso per scooter, moto e (dove vi transitano) gli stessi tram (e relativi binari), chi vorrebbe preservarlo per conservare un volto "storico" alle strade.