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Pdl, la febbre e il termometro

(...) Dunque, accetto la critica sul fatto che i tagliandini abbiano fatto emergere spaccature e personalismi nel Pdl, anche se certamente in misura minore rispetto a Fondazioni, correnti e correntine dove spesso ci si dedica soprattutto al culto della personalità.
Faccio anche i nomi e cognomi: Enrico Musso è probabilmente uno dei politici più preparati e seri apparsi sulla scena genovese negli ultimi anni e proprio per questo l’abbiamo sempre appoggiato, nonostante molte differenze di valutazione su tanti problemi, in cui lui è più a sinistra di me. Differenze di cui, fra l’altro, parliamo spesso e volentieri, uscendone entrambi arricchiti (io, almeno, parlo per me, spero valga pure per lui). Ma, per l’appunto, avercene di Musso! Non necessariamente nel ruolo del ri-candidato sindaco a vita, ma avercene! Mi piace meno, invece, il mussismo di alcuni membri di Oltremare e di alcuni fan del prof, il cui massimo programma politico è: «Vai Enrico! Mitico Enrico! Geniale Enrico!». Qualcosa di imbarazzante, innanzitutto per Enrico.
Detto questo - come ho avuto occasione di precisare anche nella serata di Telegenova, per cui ringrazio una volta di più Franca Brignola - non confondiamo la febbre con il termometro. La febbre, e cioè la rissa nel Pdl, nasce indipendentemente dal Giornale e dai tagliandini. E il Giornale è solo il termometro che speriamo permetta di curarla per tempo. Queste cose meglio saperle due anni prima che un mese prima dell’apertura delle urne. Nel nostro piccolo, proviamo a fare quello che fa il nostro direttore e maestro Vittorio Feltri: denunciare tutto quello che non va per mettere a disposizione dei moderati gli strumenti per curarsi.
Detto questo, però, un sassolino me lo levo dalle scarpe. Anzi, è un macigno. Mentre si discute di tutto questo, solo il Giornale descrive lo stato in cui Pericu e Vincenzi hanno ridotto Genova; il ricordo scandaloso delle manifestazioni di piazza che celebrano i moti per evitare un congresso di un partito democratico; il fatto che, ancora ieri, dei punkabbestia abbiano tentato di impedire un legittimo banchetto leghista.

E invece, su tutto questo si muovono solo la Lega, il gruppo Pdl in Regione guidato dall’ottimo Matteo Rosso e quello in Provincia del sempre più attivo Giuseppe Rotunno.
Gli altri, tutti zitti. Soprattutto quelli che ci danno dei komunisti! Ma ci facessero il piacere...

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