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Pdl, nove consiglieri censurano Della Bianca

Pdl, nove consiglieri censurano Della Bianca

In dieci intorno ad un tavolo, ma con una persona da una parte e gli altri nove dall’altra. Un processo (politico) quello che si è celebrato ieri in una delle aule riservate al gruppo consiliare del Pdl in Regione. Erano presenti tutti tranne Marco Melgrati e Roberta Gasco che però avrebbero concesso delega in bianco al capogruppo Matteo Rosso per trattare l’argomento all’ordine del giorno che ha visto Raffaella Della Bianca nella veste di imputata.
L’«accusa» per l’ex capogruppo del Popolo della Libertà a palazzo Tursi è stata l’eccessiva autonomia che avrebbe tenuto in questo primo anno di attività istituzionale rispetto al resto dei consiglieri. Una contestazione sul metodo di lavoro ma anche su alcune scelte politiche che non sono state condivise dal resto del gruppo. «Non partecipi mai alle nostre riunioni, le interrogazioni te le fai da sola senza condividerle con noi e assumi posizioni che spesso sono differenti da quelle decise a tavolino. Basta, non siamo più disposti a coprirti» sono state le accuse lanciate dai colleghi del Popolo della Libertà che hanno cercato di mettere Della Bianca con le spalle al muro. Non solo, è stato anche fatto notare come in due occasioni la consigliere regionale abbia organizzato manifestazioni politiche a spese del gruppo invitando Claudio Burlando e Claudio Montaldo.
Un incontro durato un paio d’ore e nel quale pare che ogni consigliere abbia espresso le proprie rimostranze sull’attività di Raffaella Della Bianca. In particolare c’è chi avrebbe sottolineato come in consiglio regionale ci siano state mozioni presentate dalla consigliere senza alcun preavviso al capogruppo. Mozioni sulle quali gli altri, pur in imbarazzo, si sono dovuti accodare per evitare di evidenziare in pubblico le crepe interne. Ed è finita sotto tiro anche la carica di vice presidente della IV Commissione Attività produttive che altri hanno rivendicato per sé essendo più titolati a ricoprire quel ruolo per anzianità di servizio, numero di preferenze alle scorse elezioni ma soprattutto per fedeltà e collaborazione con il Pdl.
Alla fine della riunione nessun consigliere era disposto a raccontare e commentare quanto è stato detto tra le mura dell’aula del consiglio regionale, compreso il capogruppo Matteo Rosso e la stessa Della Bianca.


È finita con una censura del gruppo nei confronti del comportamento di Raffaella Della Bianca e un’accusa di mancata lealtà, mentre il capogruppo Matteo Rosso ha deciso di fissare un nuovo incontro e chiedere a tutti i consiglieri di rimettere le cariche interne al consiglio regionale sul tavolo per rivedere gli assetti interni.

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