Pdl: il quartier generale dall’attesa alla festa

Il candidato sindaco: «Le amministrative sono una partita diversa dalle politiche»

Pdl: il quartier generale dall’attesa alla festa

Oltre 400 giornalisti provenienti da tutto il mondo. Telecamere e macchine fotografiche ovunque. Nella sala dell’Auditorium della tecnica, dove è stato allestito il quartier generale del Popolo della Libertà, ieri pomeriggio sembrava di stare ad un vero e proprio vertice del G8. E questo fino a notte fonda. Più i dati si delineavano regione per regione, più aumentava il caos con un continuo via vai di parlamentari e giornalisti al seguito, a caccia di reazioni e dichiarazioni.
Tra i primi ad arrivare nella sala dell’Eur Maurizio Gasparri, Paolo Bonaiuti, Fabrizio Cicchitto, Gianni Alemanno. Quest’ultimo, in corsa per il Campidoglio, commentando con grande soddisfazione i dati nazionali, invita alla cautela per quanto riguarda le amministrative. «C’è uno strano clima di vittoria, ma dall’altra parte non ci facciamo illusioni», dice Alemanno. «Si sta profilando una vittoria significativa, i fantasmi del pareggio sono stati fugati - aggiunge parlando delle politiche. Il dato di fondo è che noi vinciamo in modo netto anche al sud, il Pdl è il primo partito in Italia».
Nel ragionamento di Alemanno, la sconfitta di Veltroni nella capitale parte proprio dalla sua cattiva gestione della città, dallo stato di degrado in cui ha abbandonato i cittadini, dal suo fare il sindaco in modo del tutto inadeguato. Ecco che allora «a Veltroni Roma gli si è sbriciolata tra le mani. Lui - accusa Alemanno - sperava fosse il suo trampolino di lancio, invece, negli ultimi mesi, dopo l’omicidio della signora Reggiani, ha finito per essere la sua zavorra». A chi gli chiede le sue aspettative sul risultato delle amministrative (dato atteso per oggi) l’esponente del Pdl risponde: «Sono sereno. Abbiamo fatto una bella campagna elettorale e, anche se Rutelli è partito molto più avanti di noi, adesso vedremo cosa siamo riusciti a fare». Secondo Alemanno, «Roma è una città indipendente che vota a prescindere dalle elezioni politiche. Aspettiamo i risultati di domani (oggi, ndr) la partita è completamente aperta». Il candidato sindaco ha, inoltre, ricordato che nel 2001 «Veltroni vinse a Roma in controtendenza rispetto al risultato nazionale». «La partita a Roma - spiega - si giocherà sui programmi che abbiamo presentato e sui quali ci confronteremo. In attesa dei risultati, comunque, non ci facciamo alcuna illusione».
Ad affollare l’Auditorium della tecnica, c’erano anche tanti giornalisti e cameraman stranieri: dalla Cnn alla Bbc, passando per tutti i principali giornali internazionali. Più trascorrono le ore più aumentano le auto blu davanti l’entrata: in serata arriva anche il presidente di Alleanza Nazionale, Gianfranco Fini.
È tarda sera, il quadro è completo: il Popolo della Libertà vince nettamente sul Partito Democratico. Nella sala dell’Eur, dove oggi pomeriggio si terrà la conferenza stampa di Silvio Berlusconi, il clima è ormai di grande felicità, si tolgono tutti i freni di dovuta cautela, ogni forma di scaramantica sobrietà e si esulta per la vittoria. Una vittoria che arriva anche a Roma e nel Lazio, dove, come sottolinea il coordinatore regionale di Fi, Francesco Giro, il Pdl «è cresciuto in maniera esponenziale in soli 18 mesi dalle ultime elezioni amministrative e nel comune il duello sarà all’ultimo voto».

Fino a notte fonda i parlamentari che arrivano all’Eur sono numerosi: tutti raccolti in una stanza allestita dietro il palco. «Però ancora non festeggiamo - confida uno di loro. Aspettiamo di avere il quadro completo, anche se ormai...».

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