MilanoIn attesa della regola sui congressi del Pdl, le prime conferme arrivano con le eccezioni. In Lombardia sono targate Como e Monza, due città importanti che andranno al voto nel marzo 2012. In pratica le elezioni amministrative sono dietro langolo e - ragionano nel Pdl - è impensabile votare i coordinatori alla vigilia di così importanti impegni elettorali. In questi casi le primarie per la scelta del coordinatore del Popolo della libertà potrebbero essere anticipate a metà settembre.
È più che unipotesi, dal momento che il tema è stato affrontato lunedì scorso ad Arcore. Anche il segretario nazionale del Pdl, Angelino Alfano, ha ben presente le difficoltà che potrebbero nascere eleggendo i nuovi coordinatori allultimo minuto, ovvero non in tempo utile per decidere sui candidati e sulle strategie elettorali. Il caso Milano, con la sconfitta di Letizia Moratti, ha scottato non poco i vertici del Pdl, che non vogliono rischiare di ripetere i medesimi errori. «È un modo per accelerare e anche per sperimentare ciò che poi diventerà realtà in tutta Italia con i congressi» spiega il coordinatore lombardo del Pdl, Mario Mantovani.
E proprio i congressi del Pdl sono stati al centro delle discussioni politiche intavolate a pranzo sul lungomare di Rimini, nel corso del Meeting. Alfano, davanti a antipasti di pesce e fettuccine, ha ripreso il tema con il presidente della Regione Lombardia, Roberto Formigoni, e con altri esponenti del Pdl vicini a Rete Italia, tra cui Maurizio Lupi, Mario Mauro e Mario Sala.
La tabella di marcia più probabile prevede congressi nel tardo autunno, dopo una campagna di tesseramento di due mesi (settembre e ottobre) che consenta di coinvolgere più direttamente gli elettori.
Congressi a novembre, dunque. In casi di «urgenza», però, i coordinatori potrebbero proporre ad Alfano forme sperimentali: proprio ciò che a metà settembre si prepara ad accadere a Como e a Monza.
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