Il Pdl si fa in cinque e prova a «ri-pensare» la sua Genova

Il Pdl si fa in cinque e prova a «ri-pensare» la sua Genova

(...) e l’onorevole Roberto Cassinelli -. Sappiamo che Genova è una città difficile. Ed è per questo motivo che abbiamo lavorato ad alcuni documenti aperti a disposizione di tutti i cittadini da presentare nelle diverse municipalità». Ricalcando le commissioni consiliari del Comune, il Pdl a Genova ha riunito le forze e dato vita a cinque gruppi tematici; la prima delle aree, guidata da Mario Trobetti, Donatella Mascia e Mario Trombetta, ha posto l’accento sull’urbanistica, il porto, il demanio, la mobilità, il traffico e i servizi pubblici. «Bisogna reinterpretare la mobilità sia in termini di merci che di persone - ha detto Donatella Mascia -. Pensiamo a un grosso centro logistico a Terralba, inteso non soltanto come parcheggio di interscambio, ma a residenze da destinare a trasfertisti, contestuale al campus universitario e a zone sportive. A un centro di smistamento accanto all’aeroporto, a un nuovo tessuto di collegamenti attraverso ascensori panoramici, in grado di collegare gli Erzelli all’area industriale e al resto della città. E a una diversa viabilità in Valbisagno fatta di mezzi leggeri, mossi a chiamata, attraverso un sistema integrato e confortevole e di mezzi piccoli e frequenti».
Politiche educative, edilizia scolastica, politiche socio-sanitarie, sociali, abitative, sicurezza, immigrazione, anziani e politiche giovanili sono le tematiche sviluppate da Roberto Bognetti e Francesco Caso. L’idea è quella di migliorare i servizi preesistenti, di dare vita a uno sportello della famiglia e a dei condomini dove i centri di volontariato possano ritrovarsi e a presidi sul territorio da parte degli anziani. Mario Bozzi e Lilli Lauro hanno invece collaborato a iniziative in materia di cultura, turismo, sport e tempo libero: «Ritrovare le nostre origini attraverso la tradizione dialettale - spiega Lilli Lauro -. Abbiamo bisogno di una nuova offerta culturale, di un nuovo marchio genovese che recuperi quello che abbiamo, anche attraverso dei depliant viventi e multimediali».
Ai lavori pubblici, alle manutenzioni, all’arredo urbano e verde pubblico, ai parchi e alle politiche ambientali, al ciclo dei rifiuti e alla tutela degli animali hanno lavorato invece Claudio Eva e Matteo Campora. L’attenzione è caduta su una città verde in grado di sviluppare energie alternative; ai rifiuti concepiti non come discarica a cielo aperto ma come fonte di energia; alla potabilizzazione delle acque e a nuove centraline per il controllo di acqua e aria.
Economia, lavoro e politiche tributarie sono stati i temi approfonditi da Gian Luca Fois e Giuseppe Mela.

«È necessario salvaguardare la grande industria, ma anche la piccola e media impresa, il commercio, l’alta tecnologia e il turismo. Bisogna vivere di presente, incentivando il privato a investire, invece che creare fratture e contrapposizioni. Sono necessari stimoli diversi e nuove agenzie per promuovere Genova anche fuori del proprio territorio».

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