Pdl spezzino Come cani e Gatti. Il fuoco amico dell’ex assessore di An

Pdl spezzino Come cani e Gatti. Il fuoco amico  dell’ex assessore di An

(...) Si tratta, per quanto riguarda l’acceleratore lineare, come ben sanno medici e pazienti, di un’apparecchiatura indispensabile, ma anche di una «pratica» delicata cui si sta dedicando da tempo, con tentativi di mediazione con la giunta regionale, il consigliere Luigi Morgillo, anch’egli spezzino e anch’egli Pdl. Tutto per limitare al massimo i disagi di un trasferimento forzato. Ma Morgillo non sa nulla della convocazione dei giornalisti, e come lui non ne sanno nulla, tanto per dire, Giacomo Giampedrone, coordinatore provinciale del partito, come dire: il superiore diretto di Gatti. Ma chissenefrega! La sinistra allo sbando, l’opportunità di far traslocare la maggioranza rossa da Comune e provincia, per non dire, in fururo, anche dalla Regione: ma chissenefrega! L’importante è litigare, cercare di imporre le proprie ragioni con forza, dimostrare chi conta di più anche se sembra che conti di meno.
Risultato: il Pdl spezzino si spacca, si parla di ex An da una parte e ex Forza Italia dall’altra. Ma è un falso scopo, come ci tiene a precisare Giampedrone: «Niente di tutto questo. Solo dialettica interna». Solo? Ma se questi non perdono occasione per mandarsi al diavolo! Interviene Maria Grazia Frija, attiva e propositiva consigliera comunale: «Gatti farebbe bene a starsene zitto». Non pare proprio un messaggio di pace, ma bisogna anche considerare il contesto: i colleghi di Gatti non ci stanno più a vedersi scavalcare da chi dice «o così o pomì». Fra i tanti litiganti, Morgillo, che non ci ha mai tenuto, come dire?, a mangiare il riso insieme a Gatti, è a disagio, ma, da politico navigato (non consumato), soffre, ma si astiene dal buttare benzina sul fuoco. Un quadretto idilliaco, che dovrebbe far riflettere tutti i protagonisti, ma anche, chissà, i responsabili ai vari livelli della piramide del partito.
Siamo ottimisti: sicuramente, immancabilmente, opportunamente, chi di dovere si farà sentire. Per dire lui: «O così o pomì». Che dovrebbe significare, in lingua italiana e in politichese: «O la smettete subito, o fate le valigie».

Per il bene del Pdl, non solo spezzino, e per il rispetto che si deve ai cittadini, compresi quelli che remano in silenzio, non sgomitano per ottenere un incarico e portano in spalla la bandiera del partito. E che un bel giorno, nel loro piccolo, potrebbero anche incazzarsi.

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