Il Pdl: «Una vittoria che i liguri hanno dedicato a Berlusconi»

Il Pdl: «Una vittoria che i liguri hanno dedicato a Berlusconi»

Savona diventa azzurra e la svolta è a dir poco storica. Lo si capisce anche dalle reazioni dei partiti, a iniziare naturalmente dalla soddisfazione del Pdl. Soddisfazione resa ancor più forte dalla difficoltà dell’impresa. «È stata una vittoria molto sofferta - ammette Michele Scandroglio, coordinatore regionale - La conquista al secondo turno è arrivata grazie a una campagna condotta porta a porta, con un impegno straordinario del ministro Claudio Scajola che è sceso in campo in prima persona. Un fatto ragionevolmente poco usuale per un esponente del governo». Scandroglio plaude alla classe dirigente del partito «che si è dimostrata all’altezza», ma ha in serbo una dedica particolare. «Credo che i liguri abbiano voluto regalare questa vittoria storica a Silvio Berlusconi, aggredito con tanta violenza a colpi di gossip e spazzatura». Ma la vittoria dopo 13 anni di centrosinistra non fa dimenticare a Scandroglio che «è stata soprattutto la vittoria del partito anti-ballottaggi. Hanno votato meno della metà degli elettori, oltre il 50 per cento di chi era andato alle urne due settimane fa non è tornato ai seggi. Gli italiani non vogliono votare ogni 15 giorni. Presenterò immediatamente una proposta di legge per l’abolizione dei ballottaggi in Province e Comuni».
Inevitabilmente seccata la dichiarazione della senatrice Pd Roberta Pinotti, dirigente nazionale del partito, che prova a giustificare la sconfitta savonese: «In Italia questo turno ha dato buoni risulti al Pd, in Liguria, naturalmente non siamo contenti. Ma va detto che a Savona si è andati a elezioni dopo che la coalizione di centrosinistra che era al governo si è sfaldata. E gli elettori queste cose le fanno sempre pagare». Caustico invece il commento del coordinatore metropolitano genovese del Pdl, Gianfranco Gadolla: «Il Pd ormai è talmente abituato a perdere che quando perde poco parla di vittoria. La realtà è che Savona era una roccaforte della sinistra ligurie da tanti anni e ora non lo è più».
Arriva anche l’autosoddisfazione del centrista ad elastico Fabio Broglia, eletto nel centrodestra, passato al centrosinistra, padre fondatore del Pd, poi sostenitore dell’eurocandidato Udc (non eletto) Emanuele Filiberto di Savoia, ora tifoso del Pdl: «Quando con Emanuele Filibertosiamo stati la scorsa settimana in provincia di Savona a sostenere la candidatura di Angelo Vaccarezza avevamo avuto conferma del fatto che l'elettorato centrista e moderato avrebbe votato per lui e per la coalizione di centrodestra - ha detto -. Siamo felici per aver dato un contributo al positivo risultato. Quello di Savona è un modello quindi su cui costruire le liste per le regionali a sostegno di Sandro Biasotti l'anno prossimo».


Il panorama politico in vista delle regionali del prossimo anno si scalda già, nonostante ieri mattina il ministro Claudio Scajola e il governatore Claudio Burlando fossero l’uno accanto all’altro per l’inaugurazione della variante della statale 29 del colle di Cadibona, in Valbormida. Con loro però c’era anche lo sfidante di Burlando, Sandro Biasotti, a testimoniare che al di là dei ruoli, il lavoro per il bene della Liguria può essere super partes.

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