Ecopass sì o Ecopass no? Il presidente della Provincia Filippo Penati lancia la provocazione: «La sperimentazione va sospesa - incalza -, i risultati sono deludenti né ci sono gli introiti che erano stati previsti: a fronte degli otto milioni ricavati, il Comune ne spende sette all’anno per mantenere in piedi l’esercizio. I dati sull’inquinamento dell’aria, poi, dicono che a luglio le concentrazioni sono state superiori allo stesso mese di un anno fa. Insomma, l’Ecopass è un fallimento». E suggerisce di dare il via al biglietto unico «che permetta ai cittadini di muoversi in tutta la prima fascia della città con un solo documento di viaggio».
A chiedere chiarimenti sulle risorse arrivate dall’Ecopass è il capogruppo del Pd, Pierfrancesco Majorino. «Penati ha ragione: ogni intervento di tassazione come Ecopass dovrebbe portare soldi e sostegno al trasporto pubblico e non tappare i buchi di bilancio, come avviene invece oggi». Il sindaco Letizia Moratti è ferma però sulle sue posizioni: l’Ecopass non si toglie e non ci sarà nessun aumento, comequalcuno crede.Eal Penati «provocatore » risponde con una battuta lapidaria ai margini dell’incontro con il ministro degli Esteri del Sudafrica: «È già in campagna elettorale». Anche nel resto della giunta, la critica del presidente della Provincia non fa breccia. In particolare, difende la sua «creatura» l’assessore ai Trasporti, Edoardo Croci: «Se la sinistra parla di fallimento dell’Ecopass e di entrate basse, vuol dire che ha una visione massimalista della cosa. I dati invece sono migliori delle aspettative, soprattutto per quanto riguarda l’inquinamento. La strada è quella giusta, miglioreremo qualcosa,manon ci fermeremo di certo». È stupito dall’uscita del presidente della Provincia, il coordinatore regionale di Forza Italia, Guido Podestà. «La Provincia, a causa dei veti incrociati della sua disomogenea maggioranza, ha già boicottato i progetti delle grandi opere sulla mobilità - dice facendo riferimento alle vicende che riguardano tangenziale esterna, Brebemi e metrò per Paullo -. Oggi vorrebbe addirittura bloccare la sperimentazione sulla limitazione dell’ingresso in città dei veicoli inquinanti. È una richiesta che mi sorprende». Pro Ecopass anche il sindaco di Torino Sergio Chiamparino, che intervenuto al Palasharp, alla festa del Partito Democratico, dichiara di «poter copiare Milano o comunque produrre un sistema che preveda il pagamento per l’accesso » nella sua città. Politica a parte, l’Ecopass incassa il sostegno deciso di ciclisti e ambientalisti. «È uno dei pochi provvedimenti positivi adottati sinora dal Comune, dopo anni di colpevole inerzia delle precedenti amministrazioni - fa sapere Eugenio Galli, presidente di Ciclobby -.Èinfatti grazie all’Ecopass se il traffico in centro è diminuito e l’affluenza sui mezzi pubblici aumentata. Al limite va migliorato, magari esteso sino alla Cerchia della circonvallazione esterna, ma non certo cancellato». E dietro le parole di Penati, Galli vede il ritorno del «partito dell’auto che vuole frenare ogni iniziativa di lotta al traffico e all’inquinamento».
Si spinge ancora più in là Andrea Poggio, vicedirettore nazionale di Legambiente. «Quella di Penati è una posizione che non fa bene né all’ambiente né alla mobilità milanese - spiega -.
Perché invece il presidente non introduce l’Ecopass a livello provinciale, un po’ come accade a Londra, dove i mezzi commerciali più inquinanti pagano una tassa di 200 sterline al giorno per poter circolare?». Insomma, Penati non ha raccolto molti consensi. Certo sarebbe bello sapere cosa ne pensano i cittadini. Ma come inizio di campagna elettorale non sembrerebbe proprio un gran risultato...- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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