Nel maggio 2008, per fronteggiare lemergenza nomadi nel territorio di Milano, Filippo Penati (nella foto) chiede con lettera al ministro dellInterno Maroni di «rivedere gli accordi bilaterali con il governo romeno al fine di fermare i flussi di rom».
«Io - spiegava il presidente della Provincia di Milano - sono per dire: zero campi Rom. Se si è stanziali, bisogna integrarsi. Se ci si muove, si possono prevedere zone temporanee. Ma se i campi diventano delle bidonville, questa non è la soluzione dei problemi». Nellarea metropolitana, denuncia, sono presenti oltre 23mila rom, «e questo numero non è più sostenibile. Sono troppi. Se qualcuno pensa di varare un piano per ridistribuire la loro presenza se ne assuma la responsabilità: non si devono ripartire. Devono ripartire». Chi non ha i mezzi di sussistenza, «deve essere accompagnato alla frontiera». E a chi evoca la «biodiversità» culturale, Penati rispondeva secco: «Non stiamo parlando del festival in Camargue o dei Gipsy Kings.
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