Roma - Dopo ferrontravieri e statali, insegnanti e metalmeccanici, tassisti. avvocati e benzinai ora anche i pensionati. "Siamo persone perbene e moderate, anche pazienti, ma la pazienza è finita, non ne possiamo più e se il governo non ci ascolta ci faremo ascoltare con uno sciopero generale". Così il segretario generale della Uil, Luigi Angeletti, ha concluso la manifestazione dei 15mila pensionati riuniti a Roma per porre la questione delle pensioni e della loro rivalutazione come a caratteri cubitali recita il pannello dietro il palco: "E ora più soldi alle pensioni". Con toni pacati ma fermi, netti e senza equivoci, il leader della Uil ha aggiunto: "Avevamo riposto molte speranze nel governo, in questo governo che punta allo sviluppo e all’equità. Adesso è arrivato il momento dell’equità e della giustizia. Per cui, se ci ascolta, conviene anche al governo avrà più consensi, ma se non ci ascolta - ha ribadito - siccome siamo persone perbene ci faremo ascoltare anche con lo sciopero generale".
Richiesta da 2,5 miliardi Insomma, i sindacati Cgil, Cisl e Uil, come quelli dei pensionati "non ne possono più" di aspettare quella che Angeletti definisce "una modesta richiesta, cioè la rivalutazione di tutte le pensioni, che non è un sussidio, nè una benevolenza, nè una concessione ma semplicemente un diritto". Si tratta di 2,5 miliardi con cui rivalutare le pensioni, tutte le pensioni. "Siamo disposti, perché moderati e pazienti, anche a definire un tempo per la rivalutazione di tutte le pensioni ma questo - ha aggiunto - non può essere scritto sulla sabbia, ma su impegni certi che definiscano appunto tempi e modalità". Duro anche Raffaele Bonanni, leader della Cisl: "Il governo scelga dove stare. Se sta con noi, con i lavoratori, con chi ha lavorato una vita, con chi paga le tasse fino all’ultimo centesimo, o contro di noi. Perché in questo caso ci mobiliteremo fino allo sciopero generale".
Ferrero: hanno ragione "Il governo deve ascoltare la voce dei pensionati che hanno manifestato oggi a Roma. Si tratta di difendere le pensioni, a partire da quelle più basse che vanno aumentate, ma anche di realizzare interventi precisi a sostegno degli anziani e in particolare dei non autosufficienti". Lo afferma il ministro della solidarietà sociale, Paolo Ferrero, che sottolinea come il suo dicastero "è impegnato a realizzare una legge sulla non autosufficienza". Non solo.
Ferrero chiede, poi, "al presidente del Consiglio Prodi che ha incontrato i segretari di Cgil, Cisl e Uil a margine della manifestazione dei pensionati, che questo tema, insieme a quello più generale della condizione degli anziani, entri a far parte di quelli presi in esame al tavolo del welfare".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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