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Pensioni, decreto promosso dall'Ue. Poletti: "Rispettata sentenza senza danni ai conti"

Il ministro può esultare: "Rispettata sentenza senza danni alla tenuta della finanza pubblica". E sui ricorsi: "Partono dal nuovo decreto"

Pensioni, decreto promosso dall'Ue. Poletti: "Rispettata sentenza senza danni ai conti"

Come ci si aspettava, la mossa di Matteo Renzi, che ha destinato il "tesoretto" di poco più di due miliardi del Def al rimborso dei pensionati penalizzati dalla legge Fornero, piace all'Europa.

La Commissione Ue, infatti, ha accolto "con favore l’impegno del governo di mantenere i target di bilancio inseriti nella legge di stabilità 2015" e sulla base dell’annuncio sulle pensioni "lascia invariato il giudizio sul programma di stabilità, basato sulle stime economiche di primavera", pur riservandosi di esprimere un giudizio definitivo solo dopo che il testo ufficiale del decreto sarà disponibile.

"Abbiamo cercato di corrispondere a ciò che la sentenza della Corte ci chiede e dall’altra parte alla tenuta della finanza pubblica e alla necessità di un’equità", ha spiegato del resto oggi il ministro del Lavoro, Giuliano Poletti, "Abbiamo cercato di contemperare queste esigenze. Non mi aspettavo la sentenza, però la Corte evidentemente ha fatto le sue valutazioni e considerazioni. E quando la Corte prende le sue decisioni non c’è da fare commenti, bisogna ottemperare. Per altro la stessa sentenza ipotizzava che potevano essere adottate soluzioni diverse e, a quel punto, non possono competere che al governo e al Parlamento".

Il governo non teme nemmeno eventuali - e annunciati - ricorsi: "È chiaro che chi volesse ricorrere dovrebbe partire da un punto di vista

diverso che è il nuovo decreto", ha aggiunto Poletti, "La Corte ha deciso così e adesso le cose sono cambiate perchè c’è il nuovo decreto, noi siamo convinti di avere ottemperato correttamente a quanto la corte ci chiedeva".

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