Pensioni/1 La battaglia dei portuali

«Di battaglie ne abbiamo combattute tante, stia tranquillo che anche ’sta volta riusciremo a portare a casa il risultato». Batte un pugno sul tavolo mentre gli occhi brillano Danilo Oliva, portavoce dei pensionati dell’autorità portuale mentre, nella sede del dopo lavoro dei consortili in via Albertazzi, illustra il «piano di battaglia» contro l’Inps per non vedere andare in fumo gli importi pensionistici di 2.700 ex dipendenti. Questo perché l’Inps avrebbe riscontrato irregolarità sulle pensioni che sta erogando dalla metà degli anni ’80 e chiede (ora) rimborsi e decurtazioni degli indennizzi. È una storia all’italiana che si sta abbattendo su un nutrito gruppo di ex lavoratori del porto.

Fino al 1985 le pensioni dei lavoratori portuali erano gestiti da un fondo autonomo che con la privatizzazione delle attività del Porto, per legge, è stato assorbito dall’Inps. Tuttavia l’ente previdenziale, dichiarando di non essere in condizione di interessarsi della partita chiede al consorzio del Porto di continuare ad occuparsene. (...)

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