Il Pentagono nei guai: nell’esercito troppe reclute sono obese

Devono essere pronti a intervenire sul fronte di guerra, dall’Irak all’Afghanistan, pronti a combattere per il proprio Paese. E per questo devono avere spirito patriottico ma anche un fisico adeguato. Eppure è sempre più difficile negli Stati Uniti trovare giovani che rispondano alle caratteristiche fisiche del buon soldato. I giovani dai 17 ai 24 anni sono poco istruiti, malaticci e soprattutto troppo grassi per fare il servizio militare. È l’allarmante scenario emerso dall’ultimo rapporto di un’organizzazione americana non-profit sui giovani dai 17 ai 24 anni, oggetto delle «attenzioni» dei militari, alla ricerca di reclute per rafforzare le forze armate, alle prese con impegnative missioni all’estero. E come se non bastasse - spiega l’organizzazione «Mission: Readiness», cui aderiscono circa 90 generali in pensione - molti di loro hanno anche problemi con le droghe, precedenti con la giustizia o problemi mentali.
Il titolo del rapporto, «Ready, willing and unable to serve,» (Pronti, volenterosi e inabili al servizio militare) - spiega il Washington Post - illustra alcuni dei problemi che i militari potrebbero incontrare nei prossimi anni nel reclutare volontari (negli Usa il servizio militare obbligatorio è stato abolito nel 1973). Per ora il problema, spiega il giornale, non si pone: grazie all’aumento dei bonus (da meno di 8.000 dollari del 2000 agli oltre 18.000 attuali per le nuove reclute) ma anche all’incubo disoccupazione, l’ultima campagna ha visto l’arruolamento di giovani estremamente qualificati.
Ad allarmare è il livello di preparazione fisica delle aspiranti reclute: in molti Stati la percentuale di persone obese supera il 25 per cento. Ma, anche senza arrivare a tanto, cresce il numero di giovani incapaci di superare i test di idoneità fisica dell’Esercito. Circa un terzo delle aspiranti reclute, infatti, non riesce a completare i test che prevedono 42 flessioni in due minuti, 53 piegamenti in due minuti e una corsa di due miglia (3.3 chilometri) in 15 minuti e 54 secondi. «Quando si hanno bambini che non possono fare flessioni, piegamenti e corsa, questo è un problema cruciale non solo per i militari, ma per il Paese», ha ammesso un rappresentante del Pentagono.
È il risultato di carenze nell’educazione fisica scolastica, ma anche di un atteggiamento diffuso fra i più giovani che prediligono attività sedentarie come giocare al computer o guardare la televisione. «Abbiamo l’esercito più grande del mondo ma l’obiettivo chiave è avere le persone migliori.

In questo momento, stiamo attirando gente altamente qualificata, ma ciò potrebbe cambiare nel tempo» ammonisce il rapporto per il quale «un’economia debole non è la formula per un esercito forte. Quando l’economia ricomincerà a crescere, si riproporrà la sfida di trovare reclute di livello sufficiente».

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