Roberta Gallo
Sos Parco del Peralto. Il polmone verde più grande di Genova sta soccombendo sotto i colpi del degrado, dell'incuria e della maleducazione. Sembra che non ci sia rimedio per tenerlo in vita. Il caldo e l'afa portano giornalmente sempre più persone sulle alture. Chi non ama il mare, chi preferisce prendere il sole sdraiato su un prato, o fare pic nic sulle panchine all'ombra dei maestosi alberi, affolla quotidianamente l'enorme spazio verde del Righi. Ma non tutti lo trattano con educazione. È vero che i grandi assenti sono i cassonetti della spazzatura e i cestini per l'immondizia. Un tempo, però, chi andava a fare le scampagnate, riempiva i sacchetti con gli avanzi del cibo e li depositava nel primo cassonetto che trovava appena entrato in città. Cambiano i tempi e anche le mode. Così le persone abbandonano sempre più spesso bottiglie e lattine ai piedi degli ombrosi alberi e cartacce. Per non parlare di mozziconi e pacchetti di sigarette, pannolini dei bimbi che vengono cambiati e quant'altro.
Quando poi le tenebre avvolgono la città escono i Mister Hide. Che possono essere anche gli insospettabili vicini di casa, impiegati modello di giorno e vandali di notte. La loro doppia vita li porta a venire fin quassù nottetempo per abbandonare tutti i rifiuti ingombranti di cui vogliono liberarsi all'interno delle loro case. Devono sgomberare appartamenti di nonne passate a miglior vita o pezzi di arredamento che, durante il trasloco, si sono accorti che non stanno più da nessuna parte.
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