Roma

Perfino la Protezione civile mobilitata per il «sì» di Totti

«Noi ci sposiamo, scusate il disturbo». Mancava questo striscione ieri davanti alla chiesa dell’Ara Coeli, scelta da Francesco Totti e Ilary Blasi per la celebrazione del loro matrimonio. Un matrimonio in diretta tv su Sky. Si sa che i «due cuori e una capanna» non sono più di moda. Mancava lo striscione, ma non sarebbe stato affatto fuori luogo, data la situazione che si è creata ieri in città. La zona intorno alla chiesa, fino ai Fori Imperiali, infatti, è stata chiusa per ore. Transenne ne hanno limitato l’accesso. Molte corse degli autobus sono state deviate, fermate dei capolinea spostate. Vigili costretti a fare gli straordinari. Molti turisti che si trovavano lì per caso hanno chiesto cosa stava accadendo. «Solo» un matrimonio. «Ma si sposa un re?». In effetti sì, dicesi «l’ultimo re di Roma». Inizio cerimonia previsto per le 17, ma già un paio d’ore prima qualcuno era presente. Sotto il sole. Tra i primi ad arrivare una coppia di baresi in vacanza a Roma: «Abbiamo scelto i posti migliori sul basamento della statua del Leone alla fine della scalinata del Campidoglio, per vedere il nostro capitano».Il capitano si presenta con il suo tight blu, in anticipo. È il momento dello striscione. Rosso, con la scritta gialla «Orgoglio romano». Viene scoperto da alcuni tifosi lungo la transenna prospiciente la scalinata dell’Ara Coeli. Tanti i turisti, soprattutto giapponesi, che scattano foto alla folla. Qualcuno sventola bandiere giallorosse. Molti anche i curiosi, tenuti «a freno» dalle transenne che sigillano la piazza. «È un vero peccato - dice Caterina, 16 anni, appostata accanto all’ingresso laterale della chiesa - da qui non si vedrà bene l’arrivo di Ilary, volevo vedere da vicino il vestito». Ma il vestito di Ilary è un miraggio per tutti. Al suo arrivo, puntualmente in ritardo, uomini della sicurezza coprono l’abito con ombrelli neri. La curiosità non paga. Sky sì. La (ancora) fidanzata sale i gradini della scalinata aiutata da una guardia del corpo. Sorriso per i fotografi e passo deciso. Francesco aspetta. Baciamano e note di Beethoven. La tradizione è stata rispettata, per la forma bisognerebbe rivolgersi altrove.
Magari al parroco, don Massimiliano, che celebra la messa. Parla di una storia di «successi, peccato, perdono». Potrebbero essere aggettivi da utilizzare per molte storie. Ma parliamo di Totti e pare acquistino altro sapore. Bibbia in regalo e un affidare i ragazzi ai loro genitori. «Prendetevi cura di loro» è l’invito del parroco. Intanto Ilary continua a sventolarsi con il libretto della cerimonia. Bruno Conti fotografa con il telefonino a intermittenza. Il presidente della Roma Franco Sensi e signora, Antonio Cassano e l’ex romanista Fabio Petruzzi si limitano a essere presenti. E, considerate le molte assenze illustri, è già qualcosa.
Arrivano in ritardo e con le gambe in mostra anche l’ex letterina Alessia Fabiani e Mascia Ferri. Sono accompagnate da cori da stadio. Fuori la folla da ore sotto il sole accoglie le bottigliette d’acqua distribuite dalla Protezione Civile. Non solo i vigili sono stati costretti a fare gli straordinari. «Tanto paghiamo noi», si lamenta qualcuno. Non la diretta su Sky, ma la polizia municipale e gli straordinari sicuramente sì. In chiesa, intanto, è il momento di «diventare marito e moglie». Scambio delle fedi (in oro bianco e tempestate di diamanti) e sorrisi. Viso rivolto al fotografo, grazie. Fuori arriva anche la pioggia. Ma i tifosi resistono: «Si sposa il capitano e non si poteva mancare - dice Angelo dalla fede romanista testimoniata dalla maglia numero 10 indossata». Bagnata da capo a piedi, Giulia, giovanissima tifosa assieme alla sua amica Monica, dichiara il suo amore per il fuoriclasse di Porta Metronia, che sorreggendo la neomoglie si appresta a scendere i 130 gradini della scalinata dell’Ara Coeli. Qualcuno dalla folla grida «bacio!» e come si fa a non esaudirlo? Si arriva in fondo. Alla scalinata, alla cerimonia e alla diretta. Francesco e Ilary entrano nell’automobile che li attende. La direzione è il castello di Torcrescenza. Lì si è tenuto il ricevimento. «Un ricevimento da favola» è la promessa del capitano. Al castello non ci saranno striscioni e nemmeno telecamere.

Chissà se proprio per questo riuscirà a essere una festa «da favola».

Commenti