Luca Russo
«Stateci vicino, in questo momento la squadra ha bisogno di sentirsi protetta, almeno qui». L'appello genuino è quello di un padre che vuole che il figlio cresca senza troppe influenze esterne; c'è l'esame di maturità da passare e allora chiama a raccolta la famiglia. La vigilia di Genoa-San Marino è tutta racchiusa nelle parole di Attilio Perotti al popolo rossoblù in una settimana, l'ennesima, fatta di mazzate e verdetti caduti sul Grifone.
«Sono un allenatore e analizzo gli aspetti sportivi, la società valuta e interviene su altre situazioni - dichiara il tecnico rossoblù evitando di trattare il caso Ghomsi - Affronteremo una partita che riveste un valore importantissimo. Sono passati venti giorni dal mio arrivo, il gruppo sta lavorando molto bene e credo che i miglioramenti siano visibili. Se prima c'era poca autostima, adesso è una squadra che inizia ad avere una sua personalità. C'è molta voglia di fare, di reagire». Tutto questo nonostante infortuni e squalifiche che bloccheranno ben quattro giocatori (Stellini, Coppola, Mamede e Rivaldo).
Perotti: «Tifosi, stateci vicini»
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