
La battaglia di Bianca Balti contro il cancro passa attraverso la depressione. L'intervento per rimuovere il tumore alle ovaie al terzo stadio - al quale si è sottoposta un anno fa - e la chemioterapia sembravano non avere scalfito la sua forza e la sua determinazione nel voler superare la malattia. La top model di Lodi si è mostrata sempre sorridente sui social, parlando con onestà e lucidità del cancro, ma a un certo punto la depressione è arrivata. Balti ne ha parlato apertamente nella sua newsletter su Substack, confessando: "Ciò che è accaduto a giugno è stato rumoroso, complicato e ordinario allo stesso tempo".
La sparizione da Instagram
Il 10 giugno scorso Bianca Balti ha pubblicato il suo ultimo post, poi il silenzio. Per tutta l'estate la modella ha scelto di prendere le distanze dai social o almeno è ciò che pensavano i suoi follower. "Condividevo storie ogni giorno, più volte. Quindi il silenzio è sembrato forte persino a me", ha ammesso Balti nella sua newsletter, confessando: "Ma dopo il cancro, la vita non è più la stessa". Nella sua newsletter Bianca Balti ha raccontato di avere vissuto un'estate in cui ovunque andasse si sentiva fuori posto: senza forze per colpa della malattia e senza riuscire a godere dei momenti di spensieratezza come era accaduto in passato. "C'era una corrente più profonda sotto", ha ammesso parlando della depressione.
La depressione
"Dopo la diagnosi di tumore ho affrontato la situazione, ho cercato di essere coraggiosa, ho continuato, ma non c'è mai stata l'opportunità di convivere con quello che era successo. Quando finalmente tutto ha rallentato a giugno, il mio cervello ha fatto quello che succede quando è sovraccarico: si è spento. Il mio corpo l'ha seguito. Ho pianto, non riuscivo ad alzarmi dal letto, mi sentivo come se mi avessero tolto la terra da sotto i piedi", ha svelato Bianca Balti, parlando del buio che l'ha avvolta durante l'estate. "La depressione è un posto strano e cattivo. Ti fa sentire sola. Ti fa sentire in fin di vita nei piccoli e privati modi in cui il tuo cervello ti convince che non c'è via d'uscita. Ogni volta che mi sentivo giù, mi sentivo peggio dell'ultima volta: il dolore non sembra accumularsi in modo uniforme; si aggrava. E dopo mesi in cui sono stata "forte" nonostante il cancro, questa vulnerabilità mi è sembrata quasi un tradimento. Così ho fatto un passo indietro. Ho custodito le mie piccole riserve di attenzione e tenerezza", ha proseguito.
Il bisogno di proteggersi
Con onestà Bianca Balti ha confessato ai suoi fan di avere scelto di prendere le distanze dai social per difendersi: "Parte del mio silenzio era per proteggermi. Non potevo fingere che andasse tutto bene. Non potevo pubblicare una foto sorridente e fingere che il livido dentro non ci fosse. Ero anche preoccupata per l'opinione pubblica: dire qualcosa di crudo e la stampa poteva distorcerlo; leggere la crudeltà nei commenti anonimi e la tristezza si faceva più profonda. Volevo proteggere la mia energia". Poi la confessione: "Ora sono qui. Sono un work in progress. La terapia è andata bene; sono in remissione da mesi".
"Alessandro è stato fondamentale"
Ad aiutarla a risollevarsi e a riprendere la sua vita in mano è stato il fidanzato il pilota Alessandro Cutrera, al quale è legata dalla scorsa estate: "Alessandro, che è stato una vera manna dal cielo, mi ha spinto a vedere la mia psicologa oncologica, una persona con cui non parlavo da mesi. Mi ha chiesto se avessi preso i cerotti agli estrogeni. Non li avevo presi. Li ho interrotti a dicembre senza notare cambiamenti fisici immediati e non ho mai collegato quella scelta al mio umore. Gli ormoni sono importanti. Ho ripreso a usare i cerotti. Ho ricominciato la terapia, settimanalmente. Mi sono iscritta a Pilates. Ho riempito il frigorifero di cibo che mi aiutasse a sentirmi stabile. Mi sono riposata. Ho contattato gli amici.
Ho semplificato la mia vita e ho dato priorità alla mia salute". Nel raccontare la sua esperienza personale, Bianca Balti ha voluto dare un messaggio di speranza a chi, come lei, lotta per la propria salute mentale.