
Probabilmente non aveva mai parlato così apertamente e in maniera schietta, senza dover necessariamente mantenere quell'aura istituzionale: il principe William si è lasciato andare a dichiarazioni personali e spontanee durante l'episodio, da poco pubblicato, di "The Reluctant Traveler" con Eugene Levy su Apple TV+, la cui prima trasmissione è prevista per il 3 ottobre. Il Principe di Galles, 43 anni, è uscito dalla formalità dei doveri reali aprendosi su tutto ma spiegando soprattutto come sarà la nuova monarchia quando diventerà re.
Cosa cambierà con William
Sebbene William abbia ammesso che diventare Re d'Inghilterra "non è qualcosa a cui penso quando mi sveglio la mattina", ha bene in mente che tipo di monarca vuole essere e che tipo di monarchia vuole portare. "Penso di poter dire con certezza che il cambiamento è nella mia agenda. Un cambiamento per sempre. E lo accolgo e lo apprezzo, non lo temo. È proprio questo che mi entusiasma, l'idea di poter apportare un cambiamento. Non un cambiamento radicale, ma cambiamenti che ritengo necessari". Anche se manca ancora tantissimo tempo, William ha già espresso la sua idea auando gli è chiesto cosa pensa dell'idea che George un giorno possa diventare re. "Èuna domanda interessante e una domanda importante, ci sono molte cose a cui pensare. Ma ovviamente, voglio creare un mondo in cui mio figlio sia orgoglioso di ciò che facciamo, un mondo e un lavoro che abbiano un impatto positivo sulla vita delle persone".
Il "peso" della Storia
La cosa che più di tutte desidera, da futuro sovrano, è quella di non vivere nel passato ma al passo con i tempi continuando a onorare la tradizione ma concentrandosi sul presente rispetto al peso della Storia che può "soffocare" e "limitare", "E penso che sia importante vivere, qui e ora. Voglio mettere in discussione le cose di più. Penso che sia molto importante che la tradizione rimanga, e la tradizione ha un ruolo enorme in tutto questo, ma ci sono anche momenti in cui guardi alla tradizione e ti chiedi: 'È ancora adatta allo scopo oggi? È ancora la cosa giusta da fare? Stiamo ancora facendo e ottenendo il massimo impatto possibile?' Quindi, mi piace mettere in discussione le cose, è quello che voglio davvero dire", ha raccontato a "The Reluctant Traveler".
Il cancro e l'anno più difficile
Impossibile non parlare del 2024 considerato l'anno "più difficile che abbia mai avuto" dopo la scoperta del cancro della moglie Kate e la cura con la chemioterapia ma anche il cancro del padre, Re Carlo. L'anno scorso, dunque, ha cercato di trovare un equilibrio "tra la protezione dei bambini, Catherine, mio padre ha bisogno di un po' di protezione, ma lui è abbastanza grande per farlo anche da solo". La famiglia, però, ha un peso diverso e più grande rispetto a essere sovrano e William lo dichiara senza peli sulla lingua.
"Le cose che riguardano la famiglia mi sopraffanno parecchio", ammette. "La preoccupazione o lo stress per l'aspetto familiare mi sopraffanno parecchio. Ma per quanto riguarda il lavoro e cose del genere, non mi sento troppo sopraffatto...
Quando si tratta di famiglia e cose del genere, allora è lì che inizio a sentirmi un po' sopraffatto – come credo accadrebbe alla maggior parte delle persone, perché è una questione più personale, più legata ai sentimenti, più legata allo sconvolgimento del ritmo."