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"Il virus le ha mangiato i polmoni". Racconto choc di Chiambretti

A distanza di due anni dalla scomparsa della madre, Piero Chiambretti è tornato a parlare del dramma vissuto per colpa del Covid e di come il virus non sia riuscito a dividerli neppure in punto di morte

"Il virus le ha mangiato i polmoni". Racconto choc di Chiambretti

L'ospitata di Piero Chiambretti nel programma di Cristiano Malgioglio "Mi casa es tu casa" è stato ironico e frizzante, ma anche toccante e doloroso. Il popolare conduttore televisivo ha ripercorso le tappe salienti della sua vita e della sua carriera tra aneddoti, sorrisi e riflessioni. Ma è quando Chiambretti ha parlato della madre e della sua scomparsa dovuta al Covid, che il conduttore ha fatto vibrare corde di emozioni difficili da controllare. "Io di lei parlo volentieri perché parlandone è come se fosse qui con noi", ha detto il presentatore quando Malgioglio ha ricordato sua mamma, parlando di una donna "saggia, dolce che dava serenità".

Nell'ultima puntata del programma, Piero Chiambretti ha parlato apertamente della pagina più triste della sua storia familiare. Un momento drammatico segnato dal lockdown e dalla prima pandemia, quando il Covid uccideva migliaia di persone. "Quello è stato un periodo che non auguro a nessuno - ha confessato il conduttore - il Covid che abbiamo preso noi era il primissimo, quello di cui non si sapeva nulla. Sembrava di essere in guerra". Così è iniziato il racconto del contagio e del ricovero in ospedale, lo stesso nel quale sono finiti l'uno a distanza di un giorno dall'altra.

Gli ultimi istanti di vita della madre

"Lei aveva altre patologie e quindi in cinque giorni il virus le aveva completamente mangiato i polmoni", ha dichiarato Chiambretti parlando di un'esperienza che lo ha fortificato. Nel ricordare quei giorni drammatici, dove entrambi lottavano per sopravvivere, il presentatore ha parlato degli ultimi anni di vita della madre, Felicita, ringraziando i medici e gli infermieri per il loro coraggio e la loro umanità. "Portarono mia madre nella mia stessa stanza. Eravamo io e lei soli e sapevo che di lì a poco non ce l'avrebbe fatta, perché un'infermiera me l'aveva detto", ha rivelato Chiambretti, che in quel momento era molto malato e attaccato al respiratore. "Mi addormentai dalla stanchezza e quando mi sveglia vidi una cosa che non scorderò mai. L'infermiera metteva due dita sulla carotide di mia madre constatando il decesso. Ho visto la morte di mia madre con i miei occhi, ma almeno eravamo insieme anche lì", ha spiegato con emozione.

"Mia madre mi ha ridato la vita una seconda volta"

Capire cosa stava succedendo non è stato facile. La mancanza di ossigeno annebbiava la sua mente, ma Chiambretti ricorda bene quando il corpo di sua madre è stato portato via. "Non l'ho più rivista, al tempo i funerali non si facevano". Ma è quello che è successo poco dopo, che ha segnato i suoi ricordi: "Dopo che l'hanno portata via mi sono rimesso nel mio letto e un'infermiera è venuta a prelevarmi il sangue". Dopo venti minuti, la risposta delle analisi ha segnato la svolta: "Quando l'infermiera è tornata mi ha detto che ero guarito. In quel momento ho pensato che mia madre mi avesse ridato la vita per una seconda volta".

L'immagine più forte e positiva di una vicenda tragica e dolorosa.

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