"A processo per stupro". Scura delle toghe contro Gérard Depardieu

Lo scorso 14 agosto il pubblico ministero ha firmato un atto d'accusa definitivo per chiedere il rinvio a giudizio nei confronti dell'attore francese

"A processo per stupro". Scura delle toghe contro Gérard Depardieu
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Processo sempre più vicino per Gérard Depardieu, l'attore francese accusato di aver commesso uno stupro nei confronti dell'attrice Charlotte Arnould. La procura di Parigi, infatti, ha presentato domanda per ottenere il rinvio a giudizio presso il tribunale penale dipartimentale. Il documento risale al 14 agosto scorso.

La richiesta del pm

Secondo quanto appreso dall'emittente Bfmtv, il pubblico ministero ha presentato al tribunale un atto d'accusa definitivo per stupro e aggressione sessuale nei confronti dell'attore francese. L'incriminazione scattò il 16 dicembre 2020, a seguito di una denuncia presentata dalla vittima, l'attrice Charlotte Arnould. Arnould, all'epoca 28enne, raccontò di essere stata violentata in due occasioni, sempre all'interno dell'abitazione del celebre attore, sita nel sesto arrondissement di Parigi. Nello specifico, la giovane riferì di una violenza commessa il 7 agosto e una il 13 agosto.

La richiesta di processo arriva dopo una lunga attività di indagine mirata a raccogliere più elementi possibili. Elementi che hanno consentito di corroborare il racconto della vittima. "Per lei si tratta di un enorme passo avanti pieno di speranza in attesa dell'ordine del giudice istruttore che chiuderà le indagini", ha dichiarato Carine Durrieu-Diebolt, avvocato che rappresenta Charlotte Arnould. Adesso spetta al giudice. Toccherà all'autorità giudiziaria esprimersi sulla questione.

La vicenda

Il 27 agosto 2018 Charlotte Arnould si presentò presso la gendarmeria di Lambesc, alle Bocche del Rodano, per sporgere denuncia contro Gérard Depardieu, un amico di suo padre. La giovane si era presentata a casa dell'attore per chiedere consiglio, e in due occasioni, stando al suo racconto, era stata violentata. Dopo una prima archiviazione, motivata dal fatto che il caso non potesse essere qualificato, la giovane si era rivolta nuovamente alla giustizia, costituendosi parte civile.

Nel dicembre 2020 Depardieu è stato così incriminato. Ci sarebbero delle telecamere, fatte installare dall'attore nella sua villa, che avrebbero ripreso gli abusi. I nastri della videosorveglianza avrebbero confermato quanto riferito dalla giovane.

Dal canto suo, Depardieu ha sempre respinto le accuse, parlando di "carezze consensuali". "Una donna è venuta a casa mia la prima volta, camminando con leggerezza, entrando nella mia stanza di sua spontanea volontà.

Oggi dice di essere stata violentata lì. È tornata una seconda volta. Tra noi non c'è mai stata né costrizione, né violenza , né protesta", è quanto da lui scritto in una lettera pubblicata da Le Figaro nel 2023.

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