Lino Banfi choc: “Mi sono stancato dei ruoli da buono, ora sogno di fare il cattivo”

Lino Banfi emoziona il pubblico tra ricordi, risate e commozione. A quasi 90 anni sogna un ruolo da “cattivo”, celebra la famiglia, ricorda la moglie e invita a non vergognarsi di dire “amore”

Lino Banfi choc: “Mi sono stancato dei ruoli da buono, ora sogno di fare il cattivo”
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A quasi 90 anni, Lino Banfi continua a sorprendere il pubblico con la sua energia, la sua ironia e, perché no, con qualche sogno ancora nel cassetto. Ospite d’onore a Todi, nella serata finale della 39ª edizione del Festival, l’attore pugliese ha conquistato il pubblico con Passaggi a livello, l’intervista-spettacolo condotta da Pino Strabioli.

“Basta fare il buono: sogno un ruolo da cattivo”

Nel corso dell’intervista, Banfi ha confidato un desiderio che pochi si sarebbero aspettati da lui: “Mi sono stancato di fare sempre il personaggio buono, quello di buoni sentimenti. Una volta, se uno merita che io lo tratti male, devo imparare a farlo. Senza esagerare, ma mi piacerebbe interpretare un cattivo”.

Dopo decenni trascorsi a far ridere l’Italia con ruoli iconici come Oronzo Canà o Nonno Libero, l’attore sente il bisogno di esplorare una nuova sfumatura del suo talento. Una sfida, forse l’ultima grande, prima di salutare il palco.

Il Festival di Todi

Accolto da un pubblico caloroso, Banfi ha ripercorso i suoi esordi nell’avanspettacolo, tra imitazioni, varietà e aneddoti esilaranti. Commozione e risate si sono alternate sul palco, con il momento più toccante nell’interpretazione del brano “Al mare del Circeo”, scritto pochi giorni prima, e nella memoria viva della moglie Lucia, scomparsa nel 2023.

Da comico a bisnonno: il nuovo ruolo nella vita

Oggi Lino Banfi è anche bisnonno, e lo racconta con tenerezza e stupore: “Ogni due, tre ore chiamo mia nipote: ‘Quando vieni qua a farmi vedere la bambina?’ Ho bisogno di uno sguardo in più, di una risata in più”. Lontano dai riflettori, è un nonno affettuoso e presente, che trova nella famiglia il suo vero centro.

Non vergognatevi di amare

Tra i messaggi lasciati al pubblico di Todi, ce n’è uno che va oltre la comicità e tocca corde profonde: “Non vergognatevi di dire la parola amore. Non è una parola desueta. Se lo dite al momento giusto, guardando chi amate, non c’è niente di più bello”.

I suoi personaggi del cuore

Parlando dei personaggi a cui è più legato, Banfi cita Il Commissario Lo Gatto, film diretto da Dino Risi, e naturalmente Nonno Libero, che lo ha consacrato come “il nonno d’Italia”: “Sono piaciuto a tutti, e oggi, nella vita reale, lo sono davvero

racconta.

Oronzo Canà e il calcio di oggi

Non poteva mancare un commento in stile Oronzo Canà: “Se siamo qualificati per i Mondiali e gli Europei, dirò che Gattuso ha capito tutto: il 5-5-5, la Bi-Zona! Lo chiamerò, anche se non lo conosco”.

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