Littizzetto sta con la Flotilla: "I governi non hanno fatto niente. Con Fazio presidio di resistenza"

La comica torinese ha parlato della missione della Global Sumud Flotilla, esprimendo solidarietà nei confronti degli attivisti

Littizzetto sta con la Flotilla: "I governi non hanno fatto niente. Con Fazio presidio di resistenza"
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Luciana Littizzetto non ha perso tempo, esprimendo solidarietà e ammirazione nei confronti degli attivisti della Global Sumud Flotilla. Intervistata da Repubblica, l'attrice torinese ha commentato gli ultimi eventi accaduti, dichiarandosi vicina ai volontari. "Ammiro le persone che sono salite sulle barche per Gaza. Sì, è un gesto politico", ha dichiarato.

Puntuale l'attacco ai governi, rei, a suo dire, di non aver fatto niente. "Tante parole a vuoto", ha dichiarato."Invece c'è la realtà: gente che ha alzato il culo, si è messa in mare facendo parlare tutto il mondo. Applausi. Non sono irresponsabili, sono coraggiosi". Dal canto suo, Littizzetto promette di usare le parole, che possono a loro volta trasformarsi in armi. Questa sera - domenica 5 ottobre - ripartirà Che tempo che fa con Fabio Fazio, su Nove, e la 60enne promette di non restare in silenzio.

"Il fatto che il pubblico ci abbia seguito dalla Rai sul Nove è il segnale di un legame, del riconoscimento che la nostra sia una trasmissione autentica e autorevole. Anche se non condividono tutto, apprezzano il tono. Parlare di politica sta diventando così violento, rabbioso. Se discuti di guerra con i toni della guerra non va bene. Ci vuole una capacità di comprensione diversa", ha affermato, parlando del programma.

Solidarietà e approvazione anche nei confronti di tutti coloro che in questi giorni si sono mossi per manifestare contro Israele. "Le giornate di oggi hanno mostrato che esiste la solidarietà e non è malevola: non sciopero per il weekend lungo ma perché ci credo. Si partecipa, tutti insieme, ed è commovente".

Nel corso dell'intervista c'è stato anche modo di parlare di Fabio Fazio, storico collega, una figura che lei ritiene quasi di famiglia.

"Quando mi incontrano mi chiedono: non c'è Fabio? Come se fossimo siamesi o sposati". Poi la battuta, che suona quasi come un'ammissione: "Curiamo insieme un presidio di resistenza e siamo molto grati per questo".

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