“Non la merito”. Ereditiera dona la sua fortuna a 50 sconosciuti

L’erede del colosso Basf ha deciso di donare il suo patrimonio a delle persone scelte a caso, ma a delle condizioni

“Non la merito”. Ereditiera dona la sua fortuna a 50 sconosciuti
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Molto raramente vediamo eredi di grandi fortune rinunciare ai beni ricevuti per donarli ad altri. Soprattutto se si tratta di sconosciuti. Marlene Engelhorn, discendente del fondatore di Basf, ha preso la decisione di donare il suo patrimonio a 50 fortunati selezionati a caso. Queste persone costituiranno un comitato che deciderà come impiegare l’eredità.

“Non ho fatto nulla per meritare questa fortuna”

“Ho ereditato una fortuna e con essa il potere di gestirla, senza aver fatto nulla per meritarmela e per giunta esentasse”, ha ammesso con una onestà disarmante, in un’intervista citata dalla Bbc, l’ereditiera Marlene Engelhorn, ricordando anche che dal 2008 l’Austria ha abolito la tassa di successione. La 31enne austro-tedesca è entrata in possesso di un cospicuo patrimonio alla morte della nonna, Traudl Engelhorn-Vechiatto, nel 2022. Marlene, infatti, discende da Friedrich Engelhorn, fondatore della famosa industria chimica e farmaceutica Basf. Tuttavia non crede che essere nata in una famiglia benestante le garantisca automaticamente alcun privilegio, né diritto: “Ho solo vinto la lotteria della nascita; non credo che la nascita debba decidere che posto ho nella società. Viviamo in una democrazia”.

Forbes ha stimato il patrimonio della signora Traudl in 4,2 miliardi di dollari. La famiglia Engelhorn ha notevolmente ampliato la sua fortuna anche grazie alla vendita, nel 1997, di un'altra sua società, la Boehringer-Mannheim, alla Hoffmann-La Roche. Un affare da 11 miliardi di dollari. Marlene, però, non si sarebbe mai adagiata sugli allori, come si dice. Con altri multimilionari ha fondato il gruppo Taxmenow, chiedendo che ai ricchi vengano riservate tassazioni più pesanti.

Inoltre, prima ancora che sua nonna morisse, la giovane avrebbe espresso il desiderio di donare il 90% della sua eredità. Il motivo è nobile, sebbene Marlene, rivelandolo, non abbia nascosto un certo tono polemico nei confronti della politica e della società odierne: “Se i politici non fanno il loro lavoro e non redistribuiscono, allora devo ridistribuire io stessa la mia ricchezza”, aggiungendo: “Molte persone faticano ad arrivare a fine mese con un lavoro a tempo pieno e pagano le tasse su ogni euro guadagnato dal lavoro. Lo considero un fallimento della politica e se la politica fallisce allora i cittadini devono affrontarlo da soli”.

Un comitato particolare

Marlene Engelhorn ha in mente un piano preciso per ridistruibuire le sue ricchezze: circa due milioni di austriaci riceveranno un messaggio per prendere parte a un sondaggio: “Volete partecipare ad un ‘buon consiglio’? Volete contribuire a dividere equamente 25 milioni?”. Questa è la somma che la giovane avrebbe intenzione di donare. Tra tutti quelli che risponderanno verranno selezionate a caso 50 persone. Saranno loro a formare un comitato per decidere cosa fare di questo denaro.

Per sei weekend questi prescelti si riuniranno per discutere la destinazione dei soldi. A quanto pare riceveranno anche una sorta di stipendio, di indennizzo per il loro tempo e le loro proposte. Tuttavia non potranno realizzare esattamente tutto ciò che vogliono.

Marlene avrebbe posto delle condizioni inviolabili: le idee suggerite non potranno in alcun modo essere collegate al profitto e dovranno rispettare i principi della Costituzione e della Convenzione sui Diritti Umani.

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