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"Non rinnoveremo l’accordo…" Altra stangata per Chiara Ferragni

Da Ferrara giunge notizia di un noto gioielliere che interrompe la collaborazione con la Ferragni dato che l'oggettistica con il suo marchio non ha avuto le vendite sperate

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È passato poco meno di un mese dal momento in cui è scoppiato il “pandoro-gate” e la credibilità di Chiara Ferragni è andata (quasi) in fumo. L’influencer sta affrontando diversi grattacapi dopo la denuncia da parte del Codacons per la campagna di beneficenza di Balocco e, a cascata, sono stati insinuati dubbi su tante altre iniziative in cui la Ferragni ha preso parte. Ma non è tutto. A causa proprio di questi problemi, molti brand con cui Chiara ha collaborato nel corso del tempo, prendono le distanze dalle vicende giudiziarie per paura che l’onta della truffa possa abbattersi anche su di loro. Non a caso, la Coca-Cola è una dei tanti marchi che ha rotto i rapporti con Chiara Ferragni. A questo, come riporta il Corriere Adriatico, si aggiunge anche un noto gioielliere di Ferrara che decide di interrompere anche lui il rapporto di collaborazione con l’influencer.

Paolo Bavarelli gestisce da anni con passione e dedizione nella bellissima città di Ferrara la sua “Bavarelli Gioielleria” e nel suo negozio ha venduto i gioielli con il marchio di Chiara Ferragni, sperando di poter attirare molti clienti, spinto dal fatto che il nome di Chiara è sulla bocca di tutti. Ma le cose non sono andate come lui sperava. Ammette che le vendite ci sono state e che i gioielli sono stati venduti ma, da una donna come la Ferragni che ha più di 30 milioni di follower su Instagram, ci si aspettava qualcosa in più.“Stiamo svendendo con sconti fino al 50% gli ultimi articoli ma una volta che li avremo terminati non è nelle nostre intenzioni rinnovare l'accordo con il brand Ferragni”, racconta il titolare. C’è da dire che non si tratta di gioielli di sua produzione ma nati con una collaborazione con Morellato che ha realizzato collane, anelli, braccialetti e orologi. “Come gioielleria, la mia è stata tra i primi ad aderire alla collaborazione – aggiunge -. Abbiamo ricevuto una visita da un agente della Morellato che ha fatto vedere delle foto e poi ho compilato una scheda. Con lei non ho mai avuto rapporti”, racconta.

Poi siamo partiti molto motivati. All'inizio c'era curiosità e si vendeva bene ma senza avere le code in negozio – commenta-. Poi all’improvviso qualcosa è andato storto e le vendite sono molto rallentate. Abbiamo notato una certa avversione da parte dei consumatori. Mostrando i prodotti a marchio Ferragni, in molti hanno proprio detto di non volerli”. Secondo il Paolo Bavarelli, però, le scarse vendite non sarebbero legate agli scandali in cui la Ferragni è stata coinvolta ma dietro ci sarebbe dell’altro.“Lei non ha promosso a dovere sui social la sua ultima collaborazione. E poi il prezzo è sopra la media. Con 150 euro il cliente deve essere proprio intenzionato a spendere una cifra del genere”.

Sta di fatto che anche questa collaborazione terminerà molto presto e Chiara Ferragni si troverà senza un altro brand di lusso.

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