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Prosciolta Clizia Incorvaia, non pubblicò le foto della figlia con fini commerciali

Il tribunale di Roma ha dichiarato il non luogo a procedere nei confronti dell'attrice accusata di aver pubblicato sui social network foto della figlia minorenne senza il consenso del padre

Prosciolta Clizia Incorvaia, non pubblicò le foto della figlia con fini commerciali
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Si chiude senza processo la vicenda giudiziaria che ha visto protagonista Clizia Incorvaia. Il tribunale di Roma, nel corso dell'udienza predibattimentale, ha infatti dichiarato il non luogo a procedere nei confronti dell'attrice e modella accusata di trattamento illecito di dati personali per la pubblicazione sui social network di immagini della figlia minorenne senza il consenso del padre.

La decisione dei giudici

L'inchiesta era nata da una denuncia presentata dall'ex marito di Incorvaia, il cantante Francesco Sarcina, oltre un anno fa. Il frontman delle Vibrazioni aveva accusato l'ex moglie di voler sfruttare la figlia pubblicando le foto della piccola su Instagram per spot e sponsorizzazioni. Nonostante la richiesta della Procura di procedere con la citazione diretta a giudizio, i giudici hanno ritenuto insussistenti i presupposti per andare avanti con un processo, mettendo così fine al procedimento.

Le tappe della vicenda

Il caso era esploso inizialmente nel 2019 con la prima denuncia presentata dagli avvocati di Sarcina contro Clizia Incorvaia, accusata dall'ex di pubblicare foto della loro figlia, Nina, sui social a scopo promozionale. La coppia sembrava avere trovato però un accordo ma nel 2024 il cantante era tornato alla carica, querelando nuovamente Clizia a seguito di nuove foto della bambina comparse sui social in contesti commerciali. "Lei, malgrado una querela, tre integrazioni di denuncia e una causa civile, continua a pubblicarle", avevano fatto sapere gli avvocati di Sarcina e la Procura di Roma si era mossa, dando il via all'inchiesta preliminare.

La difesa di Clizia Incorvaia

Lo scorso aprile, quando l'influencer era stata rinviata a giudizio, Incorvaia era apparsa sui social, difendendosi pubblicamente: "Ho sempre fatto in modo che la presenza di mia figlia online fosse misurata, rispettosa e mai forzata. Condividere piccoli momenti della nostra quotidianità, sempre in modo rispettoso, non vuol dire esporla o sfruttarla, ma raccontare una realtà familiare autentica, come tante altre madri fanno ogni giorno, anche fuori dai social".

Poi si era scagliata contro l'ex marito, Francesco Sarcina, che l'aveva accusata: "Provo un senso di vergogna davanti a chi, pur di colpire l'altro genitore, non riflette sul danno che potrà provocare a un figlio che un giorno leggerà tutto questo. Le parole restano, e feriscono più dei fatti". E alla fine i giudici del tribunale di Roma le hanno dato ragione, mettendo la parola fine allo scontro con l'ex marito.

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