
La nostra migliore amica è pazza di Stefano Accorsi dai tempi del Maxibon. Nello spot dei gelati si faticava ancora a intravvedere un sex symbol ma il suo accento bolognese coltivato a Budrio (Bagnarola) impastato nell’inglese previsto dalla battuta (du gust is megl che uan) era accattivantissimo e negli anni, Accorsi, è diventato un attore versatile, come dicono quelli bravi. Poi è apparsa una sua scena di nudo integrale e abbiamo capito che avevano ragione tutti: la nostra amica, il Maxi e perfino il Bon.
Però, negli anni, non è sul fisico che Stefano ha deciso di puntare e questo lo ha reso indubitabilmente più intrigante. È stato protagonista di bellissimi film (da Jack Frusciante è uscito dal gruppo a
Radiofreccia , da L’ultimo Bacio a Le fate ignoranti , da Saturno Contro a Santa Maradona o a Romanzo Criminale per citarne pochissimi tra i moltissimi) ha vinto premi e ha perfino avuto due figli da Laetitia Casta (che praticamente equivale a un altro riconoscimento cinematografico). E insomma la sua faccia stropicciata ha fatto parecchia strada e ci è sempre piaciuto il fatto che si occupasse molto relativamente del suo aspetto. Non abbiamo mai avuto difficoltà a immaginarlo pacificato da un piatto di turtlén, incurante di rovinare con le gioie della tavola il «bel telaio» come si dice dalle parti sue. Ieri però, dai social di Accorsi è apparso un adone con sopra la sua solita faccia. Costume da bagno (a boxer, e non finiremo mai di ringraziarlo per questo: Dio benedica gli uomini del 1971 e dintorni che conservano i gusti come si deve) e occhiali da sole, t-shirt in mano, tatuaggio sul fianco e un corpo che pare scolpito con lo scalpello. Dove sia andato a costruirselo è presto detto: per il prossimo film di Gabriele Muccino, Accorsi è stato allenato tutte le mattine dalle 5.30 alle 7, in presenza quando poteva, da remoto quando si trovava altrove, dal personal trainer e amico Antonio Saccinto. Pare che l’istruttore (che ha una palestra molto vicina alla dimora dell’attore) abbia messo a punto un allenamento su misura per lui che include motivazione e meditazione, con l’obiettivo di aggiungere qualità alla vita.
Accorsi, che il 2 marzo ha compiuto 54 anni, è riemerso da questa lunga sessione «perennial » (prescinde dall’età anagrafica) a metà tra Iron Man (come ha commentato il suo amico Federico Zampaglione sul profilo dell’attore) e un po’ Dorian Gray e ha spiegato di non aver alcuna intenzione di congedare questo nuovo stile di vita che lo fa sentire in pace con se stesso e con la natura che così rigogliosa avviluppa la sua casa.
A parte attendere con ansia il prossimo film di Muccino perché i film di Muccino si attendono sempre con ansia, facciamo i
complimentissimi ad Accorsi per aver inorgoglito e dato speranza a tutta la sua generazione. Ma speriamo anche che con la deriva salutista Stefano non perda il gusto per il ragù. E non faccia perdere a noi quello per il Maxibon.