Valerio Scanu: "Fabri Fibra? Contro di me robe indicibili. Quando inizi a toccare le tasche..."

Il cantante ha scelto lo studio de "La volta buona" per parlare pubblicamente del processo contro Fabri Fibra e dalla sua vittoria in tribunale

Valerio Scanu: "Fabri Fibra? Contro di me robe indicibili. Quando inizi a toccare le tasche..."
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Per la prima volta in dodici anni di procedimento giudiziario Valerio Scanu ha parlato pubblicamente della battaglia legale contro Fabri Fibra. Il rapper è stato condannato dalla Cassazione per diffamazione aggravata ai danni dell'ex talento di Amici e al pagamento di un risarcimento di 70mila euro per avere denigrato e offeso Scanu nel brano "A me di te". Il processo si è definitivamente concluso con la vittoria del cantautore sardo e della vicenda Valerio Scanu ha voluto parlare nello studio de "La volta buona".

L'ospitata in televisione

Ospite di Caterina Balivo l'artista ha rivelato di essere stato travolto dall'odio social subito dopo la pubblicazione della notizia della sentenza della Cassazione, che gli dava ragione, e si è sfogato: "Mi rendo conto che non siamo ancora un Paese totalmente civile perché continuano ad arrivare insulti. E io continuerà a querelare". In tv Scanu ha ripercorso brevemente la vicenda che, nel 2013, lo portò a denunciare Fibra: "All'epoca avevo 22 anni e venivo insultato costantemente sui social senza capirne il motivo. Poi ho scoperto il testo del brano 'A me di te' nel quale venivo citato in mezzo a uno scenario osceno", ha esordito il cantante.

Le parole su Fabri Fibra

A proposito del brano, che è tutt'ora ascoltabile online ma senza il nome di Scanu, il cantautore ha spiegato: "Diceva robe indicibili in tv, è deplorevole e brutto. In questo testo venivo citato in mezzo a uno scenario osceno. Da lì è partita una causa, prima penale e poi civile. A proposito di quella penale la mia controparte non ha fatto appello con la condanna in primo grado. Ma quando inizi a toccare le tasche allora iniziano a fare i ricorsi". Il cantante sardo ha poi spiegato il motivo della sua azione legale contro il rapper: "Sostanzialmente oggi se non fai così, se non tocchi le tasche, alla gente neanche frega niente. La libertà d'espressione va bene in tutte le sue forme purché non vada a ledere la dignità altrui".

Il risarcimento danni

A proposito del cospicuo risarcimento danni stabilito prima dal tribunale del riesame e poi dalla Cassazione, Valerio Scanu ha fatto sapere di avere già ottenuto i soldi da Fabri Fibra, ma che la somma di denaro non era il suo obiettivo principale: "Le varie parti risarcitorie si sono concluse più di qualche anno fa, adesso non

devo prendere niente. Io sono in una posizione privilegiata: faccio un lavoro che amo, guadagno bene e non ho bisogno di questi 70mila euro per mangiare. Non ho deciso io di ricevere questa cifra".

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