
Le esibizioni sul palco di Antonello Venditti sono spesso in grado di catalizzare l'attenzione mediatica, in qualche caso non solo per questioni squisitamente musicali: all'elenco si può aggiungere l'episodio inusuale verificatosi durante il concerto organizzato a Taormina, che ha acceso il dibattito tra i fan del cantante sui principali social media.
"Vedo tanta bellezza durante questo tour. Come in questo posto, come ho visto già a Tindari, altro luogo meraviglioso. Questa è un'isola che fa cultura e insegna cultura alle altre regioni", ha detto il cantante al pubblico presente, affascinato dalla bellezza della location scelta per l'evento.
La lunghissima carriera di Venditti è l'occasione non solo per avere un'ampia scelta tra i suoi successi, tra "Amici mai", "Ricordati di me", "Sara", "Roma capoccia" e "Ci vorrebbe un amico", ma anche quella per sfogliare l'album dei ricordi, rievocando aneddoti, ricordando colleghi ed episodi connessi agli anni dei primi passi nel mondo della musica. Tra una citazione a Lucio Dalla, una a Fabrizio De André e una a Pino Daniele, più di qualcuno si è spazientito.
Tra i punti che avrebbero irritato maggiormente i presenti ci sarebbero stati dei riferimenti di carattere politico. Stando a quanto riportato dal Giornale di Sicilia, in particolar modo, i riferimenti alle contestazioni degli anni Sessanta e le accuse ai "fascisti" che avrebbero cercato di appropriarsi della sua Grazie Roma."Basta", ha iniziato a gridare qualcuno, "Ora canta". Venditti ha incassato il colpo, ma senza scomporsi ha replicato: "Volete che canto e basta? Ebbene lo farò, tranne per i dovuti ringraziamenti".
Inutile dire che dopo il concerto si è acceso il dibattito tra chi ha puntato il dito contro il cantante e chi lo ha difeso a spada tratta. "Sei stato incredibile, lo erano anche i tuoi racconti avrei voluto sentire la storia di tutte le canzoni", ha scritto un fan. "Sei stato un gran signore. Quei quattro imbecilli, maleducati e cafoni meritavano di essere buttati fuori dal teatro a pedate nel sedere", ha aggiunto un altro."Mi sono sentito mortificato per come è stato trattato un pilastro musicale e culturale del nostro paese, scusa Antonello", si legge ancora.
Ma non tutti sono d'accordo. Il post rilanciato sui social ha raccolto anche delle critiche. "Ormai non riescono più a cantare e cercano di intrattenere il pubblico con comizi…andate a casa a fare l’orto”, affonda un internauta.
“Hanno fatto fortuna con magnifiche canzoni, facciano i cantanti, i comizi non è cosa loro, vero Vasco?! Colpa di Alfredo", attacca un altro. “È tipico dei cantanti di sinistra fare sermoni e attaccare il governo non gradito, poveracci...”, considera un utente su Facebook.