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"Voleva menarmi". La rivelazione di Roberto d'Agostino su Al Bano

Il giornalista Roberto D'Agostino, in un'intervista al Corriere della Sera, ha raccontato quella volta in cui il cantante di Cellino San Marco avrebbe voluto picchiarlo

"Voleva menarmi". La rivelazione di Roberto d'Agostino su Al Bano
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Il prossimo 20 maggio Al Bano Carrisi compirà 80 anni e per l’occasione, il cantante ha deciso di concedersi ad una lunga intervista al Corriere della Sera in cui si è lasciato andare al racconto di alcuni aneddoti: dall’origine del suo nome, al rapporto con il padre, all’amore con Romina Power sino all’episodio in cui stava per arrivare alle mani con il giornalista e fondatore di Dagospia, Roberto D’Agostino. A distanza di poche ore, quest’ultimo è tornato sulla lite sempre sul Corriere. “Menomale che lo hanno fermato, perché Al Bano aveva intenzioni belluine e con quel braccio agricolo di chi impugna la zappa mi avrebbe spaccato in due”, ha spiegato D’Agostino con il tono che lo contraddistingue, riferendosi alla rissa sfiorata con il cantante.

La miccia

Ad alimentare la polemica era stata proprio una frase del giornalista su Romina Power che, a detta sua, era stata rinchiusa da Al Bano in una masseria; naturalmente, il riferimento era alla scelta della coppia di tornare a vivere in Puglia, a Cellino San Marco, nonché città natale del cantante. “Era vero il contrario. Io a Cellino non volevo tornare. È stata lei a farmi riscoprire il mare, la terra”, ha chiarito Al Bano nell’intervista al Corriere. D’Agostino, tornando sulla rissa sfiorata, ha spiegato l’antefatto che risale al 1986, l’anno in cui il giornalista e Renzo Arbore avevano pubblicato Il peggio di Novella 2000: “Un libro che raccontava il nostro Paese attraverso la storia di Al Bano e Romina Power, che ha riscritto la favola di Cenerentola al contrario, con il cafone del Sud che sposa la figlia del divo di Hollywood e poi la porta a vivere al paesello” – ha riferito D’Agostino, poi ha continuato: “E purtroppo scrissi anche che ‘Romina si chiama così perché è nata a Roma, ma dato il suo quoziente intellettivo doveva nascere a Creta’.” È a questo punto che il cantante di Cellino San Marco si arrabbiò moltissimo e, istigato dalla stessa Romina Power, querelò il giornalista di Dagospia, perdendo, però, la causa. A proposito di Renzo Arbore, invece, D’Agostino ha rivelato che se ne dispiacque molto: “Ma come, un pugliese contro un altro pugliese?”.

La rissa sfiorata

Le tensioni tra Al Bano e Roberto D’Agostino non si fermarono alla vicenda di Novella 2000 e così, si arrivò al momento della rissa sfiorata. L’episodio risale a un Dopofestival di Sanremo che, secondo il giornalista, allora era “una corrida, una carneficina": “Commentando con ferocia la loro esibizione, osservai che ‘l’acuto di Al Bano più che un Do di petto mi pare un do di stomaco’, ha raccontato D’Agostino. È qui che è scattata la lite tra i due come fa sapere il giornalista: “Dietro le quinte mi venne a cercare. E alla presenza dei Ricchi e Poveri — detto così fa ridere, manco fossero stati il presidente della Repubblica — minacciò di picchiarmi”. Ad oggi tra i due sembrerebbe essere tornato il sereno e lo stesso D’Agostino al Corriere ha ammesso di volere bene al cantante e di avere fatto pace: “Apprezzo quel suo essere un campagnolo di successo, orgoglioso della sua terra, che si fa fotografare in groppa al somarello con il fazzoletto al collo. Mi dispiace che se la sia presa, ma critiche e ironie fanno parte del gioco”, ha concluso.

Gli "scontri" con altri cantanti

Roberto D’Agostino, tuttavia, è molto conosciuto per non mandarle di certo a dire e, infatti, Al Bano non sarebbe l’unico artista con cui il giornalista avrebbe avuto da ridire. Stando a quanto riferito dallo stesso D’Agostino, anche con Claudio Villa (e non solo) ci fu un litigio: “Claudio Villa mi mise proprio le mani al collo, da vero coatto di Roma. E un ignoto, sempre al Dopofestival, mi buttò tutti i vestiti in piscina”. E ancora ha raccontato il giornalista: “Ho discusso con Loredana Bertè — la chiamavo Luridona — e con Donatella Rettore”. Infine, ha anche rivelato quanto accaduto con Lucio Presta, l’agente di Bonolis: “Il più furioso? Lucio Presta. Un giorno si presentò a casa mia, inseguito dal portiere, con intenzioni poco amichevoli. Offeso perché avevo preso in giro il suo Paolo Bonolis.

E quando, per stemperare, risposi: “Ma che mi vuoi davvero menare per una battuta su Banalis?”, s’imbufalì ancora di più”.

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