Il personaggio Bronislaw, il «conte» preferito da Walesa

Bronislaw Komorowski, ex ministro della Difesa, storico di formazione, conte di origini, e militante nell'opposizione democratica ancor prima della fondazione di Solidarnosc nel 1980. Per i polacchi, nel modo di dire comune, è semplicemente «il conte».
Nato il 4 giugno del 1952 in una famiglia nobile originaria della Lituania, dopo la nascita di Solidarnosc ha lavorato come esperto del sindacato nella stessa struttura di Jaroslaw Kaczynski. La notte della legge marziale a dicembre 1981, assieme ad alcune migliaia di sindacalisti, fu arrestato e portato per sei mesi in un campo di isolamento. Dopo il rilascio, ha insegnato storia in un seminario di preti.
Con la svolta democratica del 1989, è stato prima vice ministro e poi ministro della Difesa (il primo non militare). In quegli anni ha militato anche nel Partito democratico, poi Unione della libertà, del premier Mazowiecki. Nel 1997 è entrato nell'Azione elettorale di Solidarnosc (Aws), il partito del premier Jerzy Buzek (1997-2001). Nel 2001 è passato a Piattaforma civica (Po), partito dell'attuale premier liberale Donald Tusk. Dopo la vittoria del partito di Tusk alle urne nel 2007, è diventato presidente del Sejm, il parlamento. A marzo ha vinto col 68,5% le primarie nel partito contro il ministro degli Esteri Radoslaw Sikorski per la candidatura alle presidenziali. Fino alla morte di Lech Kaczynski nella sciagura aerea di Smolensk, in Russia, nell'aprile scorso, era dato vincente sicuro sul presidente in carica. Dopo la sua morte ne ha assunto l'interim. Komorowski è sposato con Anna con cui ha cinque figli, tre femmine e due maschi.
«Il conte», in questa tornata elettorale, era anche il preferito di Lech Walesa.

Il grande capo di Solidarnosc aveva puntato su di lui perché lo considera più appropriato alla guida di un Paese che deve guardare all’Europa per integrarsi sempre di più e per diventare più moderno. E Walesa anche questa volta non ha sbagliato.

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