Un nuovo possibile taglio della produzione di petrolio è in agenda al vertice dellOpec in programma da oggi a Vienna. I «falchi» dellorganizzazione, come Venezuela e Iran, hanno già detto a chiare lettere che spingeranno per una nuova riduzione delloutput, mentre lArabia Saudita fa sapere che preferisce terminare lattuazione dei tagli già decisi prima di una nuova riduzione. «Dobbiamo valutare la domanda, esaminare attentamente la situazione economica mondiale e decidere se è necessario prendere ulteriori misure», ha spiegato ieri il ministro venezuelano dellenergia e del petrolio Rafael Ramirez. Il Venezuela è stato tra i primi a chiedere unazione per far rialzare i prezzi del greggio ormai da tempo scesi sotto i 50 dollari al barile. Il Cartello teme che la contrazione della domanda legata alla crisi economica globale possa far calare ulteriormente le quotazioni. Lorganizzazione ha già ridotto lestrazione di 4,2 milioni di barili al giorno - circa il 5% della disponibilità globale - dallo scorso settembre.
I tagli stabiliti sono stati finora realizzati all80-85% e hanno consentito alle quotazioni di risalire sopra i 46 dollari dai minimi toccati a dicembre, sotto i 35 dollari al barile. LOpec ha intanto rivisto nuovamente al ribasso le stime sulla domanda di petrolio globale per il 2009, vista ora in calo dell1,18%, ovvero di 1,01 milioni di barili al giorno.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.