Petti: «L'oro rosso frutto della ricerca e sviluppo»

Oggi al Salone Internazionale dell'Alimentazione l'azienda presenta al mercato importanti novità

Viviana Persiani

All'edizione 2018 di Cibus non poteva mancare la Italian Food SpA, società del Gruppo Petti con sede a Venturina Terme (Livorno) che produce e commercializza la linea del rinomato pomodoro made in Tuscany.

Pasquale Petti, quarta generazione dell'omonima famiglia, oggi a capo dell'azienda di famiglia, spiega le ragioni del successo in un mercato così difficile e complesso come quello conserviero.

«Innanzitutto - spiega Pasquale Petti - si fonda su una solida tradizione conserviera che si tramanda nella mia famiglia da quattro generazioni; una storia fatta di passione e dedizione per il pomodoro sin dal 1925. Nel 1973 la nostra azienda si insedia in Toscana con l'acquisizione dell'ex stabilimento Arrigoni che diventa Italian Food SpA. A fine 2013 è qui che viene lanciata la linea premium a nostro marchio Petti. In un mercato come quello del pomodoro che appariva saturo e competitivo, la nostra è sembrata una decisione rischiosa e coraggiosa. Tuttavia, con consumatori sempre più attenti, esigenti e orientati verso un'alimentazione di qualità e dall'origine garantita, con un interesse crescente per il biologico, il progetto Petti si è rivelato la risposta giusta. Con una linea che vanta una materia prima di alta qualità 100% toscana, certificata Agriqualità dalla Regione Toscana, a regime di agricoltura integrata e biologica, lavorata con l'esclusivo metodo a bassa temperatura per preservare il colore e il sapore rosso vivo del pomodoro come appena raccolto, Petti è diventato il terzo brand del mercato dei rossi in Italia. Continuiamo a lavorare fianco a fianco con la parte agricola - aggiunge Petti - per mantenere costante l'alta qualità del nostro oro rosso, investiamo molto in ricerca e sviluppo per offrire prodotti sempre più esclusivi e innovativi, continuando a puntare sul Bio».

Ma la vera innovazione rispetto al mercato di riferimento, «è certamente la territorialità della nostra materia prima 100% toscana - continua Pasquale Petti - Poi anche la scelta di produrre con il processo di lavorazione a bassa temperatura, più oneroso, ma che garantisce un prodotto di straordinaria qualità. Offriamo un'ampia ed esclusiva gamma a base di datterini Bio 100% toscani, nella loro purezza e genuinità, senza conservanti e grassi aggiunti per distinguerci in un mercato del pomodoro che vede molti player investire nella categorie di salse e sughi pronti. Infine, utilizziamo poco sale e solo iodato, protetto Presal, brevettato per non perdere le proprietà benefiche, accogliendo così le disposizioni del ministero della Salute al fine di prevenire le patologie dovute a carenza iodica».

Petti, tuttavia, si presenta a Cibus con alcune novità: «Saremo presenti con uno stand progettato e curato in ogni dettaglio per consentire ai visitatori di immergersi nel mondo Petti - conclude - conoscerne i valori e cogliere la passione che quotidianamente riponiamo in questo

progetto. Presenteremo a buyer ed esperti di settore le nostre nuove referenze biologiche e tutte le importanti novità per quanto riguarda la nostra comunicazione, inclusa la nuova campagna digital che debutta proprio oggi».

Commenti
Pubblica un commento
Non sono consentiti commenti che contengano termini violenti, discriminatori o che contravvengano alle elementari regole di netiquette. Qui le norme di comportamento per esteso.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica