DubrovnikCome si crea un crossover? Con una meticolosa attività di métissage, hanno spiegato i manager di Peugeot in occasione del lancio della nuovissima 3008, da poche settimane in vendita anche in Italia, unoperazione di ibridazione tra diverse anime - Suv, berlina, coupé, station wagon - messe insieme dopo aver ascoltato i clienti, coinvolti nello sviluppo del nuovo modello, preceduto dallelegante concept Prologue visto in autunno al Salone di Parigi.
È una Peugeot a «due zeri», e quindi molto originale, forte di un innegabile look da sport utility, con forme muscolose al punto giusto, curate nellaerodinamica (buono è il Cx di 0,29), che avvolgono un corpo generoso ma senza eccessi (4,36 m di lunghezza, 1,84 di larghezza e 1,64 di altezza), per conquistare nuovi clienti senza scontentare gli estimatori del marchio. Carta vincente della nuova 3008 potrebbe essere la scelta di proporre la vettura soltanto a trazione anteriore, quella preferita dalla stragrande maggioranza dei clienti dei modelli concorrenti, dotandola però del «Grip Control», un sistema che offre buona parte dei benefici caratteristici di una trazione integrale senza gli alti costi che questa impone sulle versioni 4x4. Comoda per cinque persone (la capacità del bagagliaio può passare da 432 a 512 litri), la 3008 riserva un trattamento da limousine per il pilota e il passeggero anteriore che alloggiano in due comode poltrone, divisi da una console centrale di grandi dimensioni, tipica di auto a ruote motrici posteriori, disegnata per accentuare lergonomia di insieme. Tanti, e inediti per Peugeot, sono i dispositivi di assistenza al guidatore, dall«Head Up Display» (proietta le informazioni essenziali su una lama in policarbonato davanti al pilota), al «Distance Alert» (segnala il rischio di collisione), dall«Hill Holder» (partenze in salita) al «Dynamic Rolling Control» (prevenzione del rollio). La scelta dei motori che equipaggiano la 3008, che nel 2011 debutterà in versione Hybrid 4 diesel/elettrica, è stata fatta in chiave ecologica, privilegiando propulsori come l1.6 Hdi (110 cv) e il 2.0 Hdi (150 cv, Euro 5) che, nelle versioni con cambio manuale a sei marce (per l1.6 cè anche quello robotizzato, CO2 130 g/km), producono soltanto 138 e 148 g/km di CO2. Un terzo turbodiesel - 2.
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