Peugeot si allea con Gm Per Fiat rating in bilico

Il mondo dell’auto è in fermento e il tema delle alleanze è all’ordine del giorno. Di ieri, in proposito, la conferma dell’accordo globale strategico tra General Motors e Psa Peugeot Citroën. Gli americani, in proposito, rappresentati in Europa da Opel/Vauxhall, acquisteranno il 7% del gruppo francese. Dalla partnerhip le due società si aspettano di migliorare la redditività: condivideranno, infatti, piattaforme, componenti e tecnologie. Psa, inoltre, farà un aumento di capitale di 1 miliardo, come «segno di fiducia nei confronti dell’esito dell’alleanza». Gm, a questo punto, diventerà il secondo socio più importante dopo la famiglia Peugeot. L’accordo dovrebbe permettere un risparmio di 2 miliardi di dollari l’anno per i prossimi cinque. L’ufficializzazione dell’alleanza non è una buona notizia per Sergio Marchionne il quale sembrava puntare su un’intesa con i francesi dopo aver mancato, negli anni scorsi, la presa su Opel.
A Detroit, comunque, la stampa Usa è convinta che l’ad di Fiat-Chrysler, che starebbe ora guardando a Oriente (Suzuki e Mazda), in realtà possa tornare all’attacco di Psa. «Un’impresa sicuramente non facile - dice un analista - in quanto i matrimoni a tre difficilmente danno buoni frutti. E poi, non dimentichiamo il modo con cui Fiat e Gm hanno divorziato». Comunque, alla vigilia del Salone di Ginevra, la febbre delle alleanze ha ripreso a salire. E Marchionne, che dall’Auto Show di Detroit, con le sue dichiarazioni, aveva dato il via al risiko, è rimasto probabilmente spiazzato dall’intesa blitz franco-americana.
Fiat, intanto, starebbe per ricevere da S&P, agli inizi di maggio, il taglio del rating a BB- da BB.

Secondo l’agenzia «i risultati operativi del Lingotto saranno molto influenzati dai problemi del mercato italiano, in un contesto europeo debole, e dal rafforzamento di quello brasiliano; nonché dai benefici potenziali dell’integrazione con Chrysler».

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