Basta polemiche. Il Piano di governo del territorio è «la scelta più importante che il consiglio comunale è chiamato a fare». Letizia Moratti apre i lavori del Pgt in consiglio richiamando tutti al senso di responsabilità. Tanto che se la prima versione del discorso conteneva qualche stoccata allopposizione, quello letto è stato «ripulito», nel segno della massima condivisione. In palio lo strumento che riscriverà le regole urbanistiche della città dopo 25 anni, parla di «appuntamento di Milano con il futuro», loccasione «per una svolta irrinunciabile». Un futuro in cui «i legittimi diritti dei privati saranno armonizzati con i superiori diritti dei cittadini». In cui «lo sviluppo immobiliare sarà sempre collegato a unofferta adeguata di servizi pubblici». In cui «il verde tornerà a essere una caratteristica della nostra città».
Dopo i veleni dei mesi scorsi con lex sindaco (sul piano parcheggi) e la Provincia (sul Pgt), il sindaco vuole ringraziare, senza nominarlo, Gabriele Albertini («questo risultato nasce anche dal lavoro di chi ci ha preceduto, ed è importante ribadirlo») e sottolinea la «collaborazione con tutte le istituzioni lombarde».
«Pgt, la scelta più importante per Milano»
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