Mettiamoci il cuore in pace, sediamoci comodi e aspettiamo. Attendiamo e speriamo che nel frattempo nasca un nuovo Phelps, magari soltanto lontanamente capace di insidiare il record del Michelone a stelle e strisce. Perché lui, sua maestà Michael Phelps, di continuare a fare il cannibale delle piscine, proprio non ne ha più voglia. «Non nuoterò mai più in 8 gare. Non si fa altro che mangiare, dormire, nuotare, mangiare, dormire, nuotare», ha spiegato in un'intervista alla BBC. L'impresa compiuta a Pechino - 8 ori olimpici, 17 volte in acqua nel giro di una settimana - resterà per chissà quanti anni ancora nella storia, ma che fatica. «Non facevo altro che scaldarmi prima della gara, sciogliermi dopo la gara, fare avanti e indietro tra le vasche, mangiare al villaggio e andare a dormire». Obiettivo Londra 2012 L'apice della carriera, quindi, sembra essere già stato ampiamente scollinato dallo statunitense che non riesce a guardare oltre a Londra 2012. «Ovviamente i prossimi saranno gli ultimi quattro anni della mia carriera. Ma non voglio tornare in vasca e nuotare senza sentirmi soddisfatto ho ancora i miei obiettivi e voglio fare in modo di raggiungerli. Non saranno quattro anni intensi come gli ultimi, ma comunque saranno densi». Addio ai 400 misti, la gara più faticosa, maggiore concentrazione su stile libero e dorso, quest'ultimo terreno meno battuto fino ad oggi. Sette chili.
Al momento, però, il primo obiettivo di Phelps è disfarsi del periodo di inattività più lungo della sua carriera: mesi passati tra feste, relax nella sua abitazione e - soprattutto - attività promozionali, tutto al prezzo di sette chili sopra il peso forma. «Al momento sento solamente dolore ovunque, sono quasi in stato di shock». Un po' come lo eravamo tutti noi a Pechino. Scioccati da un cannibale di rara potenza.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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