dal nostro inviato a Melbourne
«Qui centra anche la piscina. Ogni giorno un record». Perfino Michael Phelps è stupito di se stesso. Un altro giorno da cannibale: stavolta Michelone ha messo mano al primato del mondo dei 200 farfalla. Ha irriso, devastato, polverizzato quello precedente e il suo padrone: che poi era sempre lui. Questo per dire che non cè Phelps che resista a Phelps. Ieri Nembo Michael è andato brutalmente sotto il muro del minuto e 53 secondi. Il primato precedente suonava così: 15380. Questo fa sgranare gli occhi: 15209. «Eppure il mio fisico non stava benissimo, le braccia erano dolenti, ma forse era tutto un problema di testa. Non pensavo proprio ad un tempo così».
Nulla nasce dal caso: Phelps è rimasto umano solo nella prima vasca, poi è tornato extraterrestre impiegando da uno a tre secondi in meno per ognuna della altre tre vasche. Più facile dirlo che farlo. Il cinese Wu, il russo Skvortsov e gli altri, fra cui il giapponese Shibata, hanno fatto unaltra gara.
Sarà un caso ma gli americani battono più record degli altri. «Gran cura nelle virate e nei particolari», Alberto Castagnetti, il ct degli azzurri, ha indicato il segreto. Filippo Magnini ha visto lo stesso effetto nel record di Phelps nei 200 stile libero. «Ha guadagnato tutto nelle virate, perché nel resto è stato normale». Sarà pur vero, ma quando lamericano comincia a cavalcare lacqua sembra spinto davanti a tutti dallinerzia e dallimpossibilità di essere normale. Quando esce dalle virate mangia metri: arriva a fondo vasca in un modo, ne esce con la testa davanti agli altri.
Per ora il conto torna: Michelone non ha perso una gara, perfino in qualificazione non si fa mettere la mano davanti. Gli ori sono due (più quello in staffetta) e i primati del mondo altrettanti.
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