nostro inviato a Firenze
«Il governo vuole restituire al Paese una compagnia aerea importante. Lauspicio va nella direzione di un Paese che merita di avere quello che già hanno Francia, Germania e Spagna». Il ministro dei Trasporti, Alessandro Bianchi, a Firenze per illustrare ai giornalisti dellauto il pacchetto di norme sulla sicurezza stradale, entra anche nel merito delle due più importanti aziende del settore di sua competenza: Alitalia e Ferrovie. Entrambe, infatti, sono alle prese con una difficile crisi. I prossimi mesi, inoltre, saranno decisivi per il futuro dei due principali scali aerei: Malpensa e Fiumicino.
Ministro, ci aggiorni sul braccio di ferro tra i due aeroporti.
«Largomento sarà ripreso tra un paio di mesi. Ho sempre pensato che ad avere più possibilità sarà, alla fine, chi dispone di maggiori risorse. Ritengo, comunque, che nelle dinamiche del trasporto aereo su scala mondiale il concetto di grande hub non è più importante come una volta. Ecco perché i due aeroporti possono e devono convivere».
Intanto, per i 5 candidati a diventare socio di riferimento di Alitalia potrebbe crescere lincertezza visto lo slittamento di due mesi dellapprovazione del bilancio. Questi gruppi, in pratica, si preparano a fare lofferta vincolante senza conoscere landamento dei conti 2006 della compagnia...
«Credo che la svolta sarà trovata alla fine di aprile».
Lallungamento dei termini significa nuovi «buchi neri»?
«Spero non sia per questo. La situazione che abbiamo visto allapertura della gara era chiara ai concorrenti e mi auguro non debba mutare».
Il 2 aprile, poi, dovranno manifestarsi quei gruppi intenzionati ad apparentarsi con le cordate in lizza...
«Un vero passaggio cruciale. E se si creeranno le condizioni per unaggregazione forte, dal punto di vista finanziario e industriale, ecco spuntare la soluzione migliore».
Da Alitalia alle Ferrovie: come vede il nuovo corso?
«Il piano industriale, dopo essere stato presentato al premier Prodi, è ora allattenzione dei ministeri interessati. Contiamo che entro due settimane il dossier torni a Palazzo Chigi per la stretta decisiva su un programma che prefigura lassetto delle Fs fino al 2011».
E il nuovo management?
«È stata fatta la scelta migliore.
Fiducioso, dunque?
«Se non rimettiamo in piedi le Fs con queste condizioni non lo facciamo più. I segnali sono buoni, nonostante i problemi di carattere finanziario siano enormi».
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.